Ferrovie: un ETR 460 con una livrea particolare
- Dettagli
- Categoria: Curiosità brevi
Abbiamo visto già in passato che quando in deposito manca scorta si utilizza quello che è disponibile.
Abbiamo visto già in passato che quando in deposito manca scorta si utilizza quello che è disponibile.
Le bandiere nazionali hanno spesso colori sgargianti, con stemmi e loghi che mal si sposano con una possibile livrea dei treni.
Sul nostro blog abbiamo pubblicato diverse volte, in passato, articoli su come alcuni mezzi delle Ferrovie dello Stato erano stati disegnati su carta e su come poi fossero stati effettivamente realizzati.
Quando arriva sui binari una nuova livrea capita spesso che essa venga applicata con varianti più o meno ben riuscite e ufficiali.
Pare incredibile, ma quello che in Italia sarebbe, oltre che vietato, un affronto al buon senso, è la realtà quotidiana in un paese estero.
Cosa ci fanno un ETR 450 e una D.341 FIAT in Africa? Viaggiano, o per meglio dire, fanno viaggiare migliaia di lettere e pacchi ogni giorno.
Tutti conoscono il "Settebello" ma non tutti, forse, sanno l'esatta storia sull'origine del suo nome.
Come abbiamo già avuto modo di vedere, prima di arrivare alla livrea definitiva di un rotabile, in passato si facevano diversi test basandosi, ovviamente, su disegni.
Al giorno d'oggi siamo abituati ad avere a che fare con Corporate Identity che in qualche modo hanno uniformato le livree dei convogli che circolano sulla nostra rete ferroviaria.
Di curiosità su questo blog ne sono state pubblicate molte e ne aggiungiamo un'altra che proviene direttamente dal circuito prova di Velim.
Nei periodi di transizione tra due livree capita a volte di vedere mix cromatici decisamente interessanti.
I treni italiani nascondono molte più curiosità di quante si possano pensare.
Abbiamo spesso detto che i convogli riparandi, noti anche come TME – Treno Merci Espresso, sono tra i più particolari nei quali ci si possa imbattere oggigiorno.
NTV – Nuovo Trasporto Viaggiatori viene presentata ufficialmente alla stampa italiana ed internazionale il 15 luglio 2008.
Con il nostro lento incedere arriviamo alla quinta puntata dei transiti insoliti, ossia di quelle circostanze in cui ci si trova davanti a composizioni che normalmente non è facile rintracciare.