Nonostante il governo francese abbia reso pubblica la volontà di recuperare i treni notturni, SNCF la pensa diversamente. 

Il convoglio notturno tra Barcellona e Parigi, per ora, dovrà quindi attendere, almeno stando alle parole dei responsabili della compagnia francese.

Il direttore dello Sviluppo Internazionale, Jean Baptiste Guenot, lo ha escluso categoricamente confermando che, per il momento, non si è ravveduta alcuna redditività nell'offerta di treni notturni tra le due città.

Per contro il direttore dei progetti per l'Europa di SNCF, Caroline Chabrol, ha lasciato uno spiraglio aperto aggiungendo che se ci sarà una crescita della domanda, i treni si aggiungeranno ai collegamenti ad alta velocità.

"I treni notturni sono un mondo a parte, non li stiamo prendendo in considerazione perché, per ora, non hanno trovato un equilibrio finanziario", ha detto il manager a Parigi poche ore dopo l'avvio dei servizi di TGV InOui tra la capitale francese e Barcellona.

Guenot ha aggiunto che la sfida ora è concentrarsi sulla fattibilità di questi nuovi collegamenti AV, con due treni giornalieri che saranno ampliati a tre la prossima estate.

Per concludere, ha sostenuto anche prima di chiudere la collaborazione con Renfe, con la joint venture Elipsos, i due operatori ferroviari hanno studiato le possibilità di questa offerta commerciale.

La liberalizzazione del traffico ferroviario ad alta velocità in Europa ha tuttavia causato una "distorsione" verso una possibile collaborazione, dal momento che entrambe le società sono diventate concorrenti, chiudendo di fatto il discorso.

Foto di Alfonso Marco Pérez

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