Arriva il via libera del Ministero per la Transizione Ecologica al raddoppio della Mantova-Cremona-Milano, nel primo tratto che va da Mantova a Piadena Drizzona.
La firma è arrivata, per quanto concerne la valutazione ambientale, mercoledì 7 dicembre. Si tratta di un passo fondamentale che va ad aggiungersi alla firma del Ministero della Cultura, che nei giorni scorsi aveva chiesto espressamente di mantenere intatte le caratteristiche della viabilità “storica” in alcuni comuni con architetture e monumenti di pregio.
In particolare proprio il rispetto della “storicità” della viabilità stradale di alcuni punti, come viale Valzania a Bozzolo, diventa uno dei paletti da rispettare. Qui è stato chiesto un nuovo sovrappasso. Ma si tratta di condizioni “superabili”, stante anche il progetto e le sue modifiche, che RFI dovrà vagliare in via definitiva. L'ultima parola spetta ora al commissario straordinario dell’opera Chiara De Gregorio, che ha il compito di velocizzare l’iter burocratico per arrivare al via ai lavori nel 2023, considerando che nel 2026 si prospetta la partenza del secondo lotto da Piadena Drizzona a Codogno.
Nel dettaglio il Ministero della Transizione Ecologica ha chiesto di ridurre il rumore provocato dai treni che percorreranno i due binari e dei cantieri in fase di costruzione, senza dimenticare il monitoraggio delle polveri durante le operazioni di raddoppio. RFI dovrà inoltre accogliere le richieste che il Parco Oglio Sud, vicino al quale passerà il doppio binario, di opere di compensazione, che si traducono principalmente nella realizzazione di ciclabili.
Infine la Regione ha chiesto di fare particolare attenzione alla soppressione dei passaggi a livello, che sono 29 su tutta la tratta, e di confermare la compatibilità del tracciato del raddoppio con quello dell’eventuale autostrada Mantova-Cremona.