Mentre le firme raccolte hanno superato il muro di quota seimila, il Comitato che chiede la realizzazione di una stazione dell’Alta Velocità nell’Aretino non si ferma, neanche sotto le feste.
Domenica 18 dicembre il presidente Matteo Galli e gli altri volontari che fanno parte del direttivo saranno presenti lungo Corso Italia ad Arezzo per far conoscere alla cittadinanza i contenuti della petizione che da mesi il Comitato Sava ha attivato sul canale social change.org.
Un volantinaggio che farà base in un punto informativo che verrà installato nel bel mezzo del passeggio della Città del Natale. C’è da scommettere che oltre agli aretini tanti turisti, in visita in città, vorranno conoscere i contenuti delle proposte che il Comitato ha elaborato in questi mesi. Il presidente Galli, il segretario Domenico Alberti e gli altri membri del consiglio che nel frattempo è salito a 35 componenti (segno tangibile del sempre crescente interesse che l’iniziativa sta raccogliendo sul territorio) non si fermano e anzi moltiplicano la serie di incontri per raggiungere sempre più persone e portare a conoscenza delle istituzioni il progetto che punta alla realizzazione di uno scalo dell’alta velocità nell’Aretino.
E così il Comitato ha scritto anche al neo vescovo di Arezzo, Andrea Migliavacca: una mail per far conoscere quanto Galli, Alberti e tutti i componenti del direttivo stanno portando all’attenzione del territorio, missiva accompagnata dalla richiesta di un incontro per presentare nel dettaglio i contenuti delle proposte che sono alla base della raccolta firme. L’agenda delle ultime settimane è stata particolarmente ricca di incontri per il Comitato Sava.
Al sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, sono state infatti consegnati gli studi effettuati, a partire da quello firmato dall’ingegner Spinosa che ha individuato in Rigutino il sito con le migliori potenzialità in termini di bacino d’utenza. Uno studio che, a fine novembre, è stato presentato anche all’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli nel corso dell’incontro che si è tenuto a Firenze con una delegazione del Comitato. Nella stessa giornata il presidente Matteo Galli aveva illustrato i contenuti del progetto Medioetruria a un folto gruppo di studenti dell'Itis Galileo Galilei.
Mentre sono 6.065 le adesioni raccolte dal Comitato - e la campagna prosegue - il dibattito su quale sia il luogo migliore dove realizzare la stazione è quanto mai aperto. Sono quattro le soluzioni al momento sul tavolo: Terrarossa e Rigutino quelle più vicine al capoluogo; Creti-Farneta nel Cortonese (ipotesi alla quale sembra guardare con favore l’Umbria) e Montallese nel Senese.
Confronto aperto anche se, come confermato dall’assessore regionale Baccelli alcune settimane fa, “è inutile discutere adesso del luogo dove costruirla prima ancora che arrivi il via libera di Ministero e RFI.
Il progetto Medioetruria per il momento può contare sul protocollo d’intesa che è stato firmato nel mese di ottobre al Ministero delle Infrastrutture dalle Regioni Toscana e Umbria e RFI, “con l’obiettivo di individuare la migliore soluzione per collegare le aree delle due regioni” all’Alta Velocità. Il protocollo prevede l’istituzione di un tavolo tecnico che dovrà poi valutare attentamente le diverse ipotesi e arrivare alla individuazione delle migliori soluzioni per la localizzazione.