Sarà anche vero che gli ETR 700 non sono il top del top, ma viene sempre più da pensare che nei Paesi Bassi non vada bene un treno che uno.
Sul banco dell'accusa sono finiti, in questi giorni, i nuovi Intercity New Generation (ICNG) di Alstom che sono stati presentati in pompa magna qualche tempo fa nel paese dei mulini come i sostituti dei fallimentari Fyra oggi in servizio per Trenitalia.
L'idea era quella di schierare questi convogli entro l'anno sulla tratta Amsterdam-Breda ma questo sicuramente non avverrà, come scrive la compagnia ferroviaria statale NS in una lettera al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il motivo è presto detto e lo riporta NOS, una delle aziende pubbliche che compongono la radiotelevisione di stato dei Paesi Bassi.
La qualità e l'affidabilità delle apparecchiature non sarebbero ancora all'altezza.
L'intenzione è ora di iniziare il servizio commerciale nel secondo trimestre del prossimo anno, ad aprile, maggio o giugno ma ci sono ancora rischi di nuove battute d'arresto, secondo quanto ammetterebbe la stessa NS.
L'ICNG, che è stato soprannominato "la vespa" per via dei suoi colori a strisce e che è esteticamente simile ai nostri Pop facendo parte della medesima piattaforma, deve far fronte al crescente numero di passeggeri e sostituire i vecchi treni Intercity.
Nel 2016 ne sono stati ordinati 80 dal produttore francese Alstom, hanno una velocità massima di 200 chilometri orari e saranno utilizzati anche sulla tratta AV, in sostituzione dei Fyra.
I primi convogli sono arrivati da tempo nei Paesi Bassi e sono in fase di test ma già a marzo, scrive sempre, NOS, si è scoperto che la qualità della saldatura di alcuni convogli non soddisfaceva i requisiti.
Secondo NS, inoltre, un aggiornamento del software a giugno avrebbe risolto una serie di malfunzionamenti iniziali ma anche portato a nuovi problemi e persino a blocchi dei convogli.
A tutto questo si aggiungono poi i problemi di produzione e consegna, in parte dovuti alla pandemia e in parte alla guerra in Ucraina.
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