"Nel decennale della fondazione dell'Associazione Ferrovie in Calabria, quello che è stato per noi, e per decine di appassionati come noi, un sogno ardito e spesso ai confini dell'utopia, si è finalmente venuto a concretizzare".

Questo quanto scrive in una nota social la stessa Associazione.

"Oggi siamo nelle campagne di Roma. Grazie all'impegno profuso negli ultimi mesi da Ferrovie della Calabria Srl, con la passione messa in campo dall'amministratore Unico Ernesto Ferraro e da tutto lo staff tecnico aziendale, coordinato dal Capo Unità Tecnica Antonio Massarini, finalmente tornano a casa, in Calabria, tre rotabili di elevatissimo valore storico: parliamo della locomotiva a vapore Fcl 358, gemella della Fcl 353 in servizio sul Treno della Sila, e delle due Emmine M1c.88 ed M1c.90R".

"Si tratta di tre dei numerosi rotabili provenienti dalle ex Ferrovie Calabro Lucane acquistati da una persona alla quale non smetteremo mai di esternare la nostra riconoscenza: l'Ingegnere Vittorio Di Giacomo, titolare di una importante impresa di costruzioni della Capitale e grande appassionato del mondo delle ferrovie".

"L'Ingegnere - continua l’Associazione - ci ha accolti per la prima volta a Roma 7 anni fa, consentendoci di visitare parte della sua collezione e di mettere le basi per il ritorno a casa dei mezzi da lo stesso preservati, avviando un'interlocuzione che oggi tocca, finalmente, il suo apice.

Negli anni '70, ed in particolar modo durante la dismissione della ferrovia del Pollino, la leggendaria Spezzano Albanese-Lagonegro, grazie alla visione ed alla lungimiranza dell'ingegnere Di Giacomo, sono stati salvati dalla demolizione rotabili, pezzi di ricambio degli stessi, rotaie, dispositivi di segnalamento, tutti provenienti dal deposito di Castrovillari.

Utilizzati per un breve periodo presso il circuito ferroviario de La Selva di Paliano (FR), sono poi rimasti conservati, assieme ad altro pregiato materiale della rete sarda, in una proprietà dell'ingegnere".

Nella mattina di ieri sono iniziati i lavori per il carico dei tre rotabili su rimorchi stradali, destinazione Cosenza.

La prima ad essere caricata è stata la M1c.90R, costruita nel 1953, facente parte di una serie di automotrici realizzate dalle officine Ranieri di Roma riutilizzando il telaio di carri dismessi e recuperando motori diesel marca GM di derivazione bellica.

L'automotrice é stata dotata in origine di ruota dentata per la circolazione su linee a cremagliera, da cui il suffisso "c" dopo M1, successivamente rimossa nel 1974 per cessate esigenze d'esercizio.

Ad oggi, l'automotrice versa in ottimo stato ed è completa di interni originali e persino delle sue dotazioni di bordo al completo.

Subito dopo si è proceduto al carico dell'altra Emmina, la M1c.88 di fabbricazione Piaggio.

Foto Associazione Ferrovie in Calabria

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