Un'altra linea "museo" sta per lasciarci definitivamente.
Inevitabilmente questo rappresenta un punto di svolta positivo per i pendolari, ma decisamente negativo per gli appassionati di treni.
Dopo LFI che in breve tempo in Toscana ha svecchiato il parco mezzi mandando "in soffitta" rotabili come le E.626, i "Calimero" o le E.624, questa volta è il turno di EAV - Ente Autonomo Volturno in Campania.
Come abbiamo visto, la compagnia ha immesso in servizio commerciale nella giornata di giovedì due nuovi convogli ATR 803 mentre altri tre dovrebbero arrivare entro Natale.
Quando questo avverrà, saranno ritirate dal servizio tutte le vecchie automotrici che ormai facevano parte "del paesaggio" sulla linea che va da Piedimonte Matese a Napoli.
Tra esse vale la pena senza dubbio ricordare per prime le ALn 880 I.001÷005.
Automotrici di costruzione OM analoghe alle ALn 773 delle Ferrovie dello Stato, avevano una capienza maggiore, 80 posti a sedere di cui 24 di prima classe.
Insieme ad esse vennero acquistate anche quattro rimorchiate immatricolate Ln 774.R.101÷104, simili alle Ln 664 delle FS ma parimenti con capienza maggiore con 74 posti a sedere.
Parimenti interessanti anche le ALn 668.305÷309 e 103, 113 e 118.
Acquisite in otto esemplari, cinque furono costruite sulla base delle ALn 668.3000 delle Ferrovie dello Stato e tre acquistate da queste ultime tra quelle appartenenti al vetusto Gruppo 1400.
Da segnalare poi anche le ALn 663.010÷011 acquistate in due sole unità e basate ovviamente sulle coeve automotrici delle FS allora in costruzione.
Queste tanto per citare gli ultimi mezzi in circolazione, senza andare troppo indietro nel tempo.
Tutto materiale che verrà dismesso e probabilmente inviato alla demolizione con la speranza che qualche esemplare possa essere salvato per futura memoria.
Materiale, peraltro, che in alcuni casi è anche arrivato a vestire la più moderna livrea sociale che inevitabilmente è stata anch'essa scalzata dalla nuova cromia verde dei neonati treni firmati Stadler Rail.


