I treni a idrogeno previsti in futuro sulla Brescia-Iseo-Edolo "congelano" il potenziamento del servizio suburbano.
Questa la amara constatazione del Comune di Brescia, secondo quanto riporta Il Giorno.
Il tutto avviene all’indomani della delibera di Regione Lombardia sul progetto H2iseO, del valore di 338 milioni di euro che, dal 2024, vedrebbe entrare in funzione i primi sei treni a idrogeno tra Brescia e la Val Camonica.
Sulla stessa linea, però, Comune, Regione e Ferrovie Nord stavano lavorando insieme dal 2018 per potenziare l’infrastruttura esistente e arrivare al "treno suburbano" (finanziato con 13 milioni dalla Regione più 3 milioni già spesi dal Comune), che avrebbe aumentato le frequenze dei treni tra Brescia e Castegnato (15 minuti), Brescia e Iseo (30 minuti) e Brescia-Edolo (un’ora), per fornire un’alternativa valida all’auto.
"La delibera – dice l’assessore alla Mobilità del Comune di Brescia – mette nero su bianco conseguenze per noi preoccupanti in termini di ricaduta sul servizio".
Il potenziamento delle frequenze viene per ora accantonato e si valuterà il da farsi dopo l’entrata in funzione dei treni a idrogeno.
La Loggia evidenzia poi ulteriori ricadute.
Il costo di gestione annuo sarà di 24,5 milioni su bilancio regionale, contro i 4 milioni del potenziamento; i nuovi treni, lunghi 97 metri costringeranno a rifare buona parte delle banchine delle stazioni, troppo corte rispetto ai mezzi.
"È bello – dice il sindaco Emilio Del Bono – che si sperimenti qui l’idrogeno, ma a noi interessa il servizio, altrimenti richiamo di avere dei bei treni usati pochissimo".