Cinque treni ecologici realizzati da Stadler Rail, di cui due in funzione già da oggi e non da domani come inizialmente ipotizzato sulla linea EAV Napoli-Piedimonte Matese.

I nuovi ATR 803 ibridi sui binari da stamattina, da 170 posti ciascuno, mandano in pensione le vecchie automotrici.

"Un risultato eccezionale - dice il presidente della Regione Vincenzo De Luca - Se non avessimo avuto contenziosi sulla gara per i treni Circum oggi li avremmo inaugurati. E comunque i nostri investimenti su bus e treni nuovi hanno garantito la produzione di aziende campane. E a Stadler chiedo di aprire una fabbrica in Italia".

De Luca non si nasconde dietro a un dito: "Non possiamo chiudere la Circum per un anno ma stiamo lavorando, aspettiamo 40 treni nuovi e a dicembre ci sarà una nuova gara per altri 60 treni".

"In 5 anni la Vesuviana volterà pagina - gli fa eco il presidente di EAV Umberto de Gregorio - purtroppo bisogna soffrire ancora un po'".

"Un po' di pazienza ma stiamo completando un programma gigantesco di investimenti sul trasporto pubblico - ha aggiunto De Luca - Avremo altre emergenze gestionali, fino al 2019 avevamo un utile di bilancio dell'EAV, dopo il Covid c'è stata la riduzione dei viaggiatori di quasi l'80%, costi dell'energia, gasolio e la regione dovrà integrare il bilancio dell'EAV di altri 25 milioni per recuperare l'aumento dei costi del carburante, dell'energia e la riduzione della bigliettazione.

Il governo nazionale ha coperto solo per il 20% l'aumento dei costi e quindi dovremo fare uno sforzo enorme come regione per dare una mano all'EAV, ma in ogni caso il programma di investimenti va avanti in maniera spedita.

Speriamo sempre quando facciamo le gare di non avere ricorsi, la gara per la vesuviana era partita due anni prima della metropolitana, ma poi abbiamo avuto un ricorso, abbiamo perso due anni, questa è l'Italia. In ogni caso stiamo andando avanti".

In merito ala situazione di EAV De Luca ha detto: "Abbiamo avuto un incontro con i sindaci, abbiamo spiegato gli investimenti che stiamo facendo, esaminato insieme le criticità ereditate da decenni di totale assenza di manutenzione e investimenti, diciamolo con una battuta se chiudessimo la Vesuviana per un anno faremmo subito tutti i lavori di cui c'è necessità ma questo non è possibile e quindi dovremo fare un programma di manutenzioni scaglionato nel tempo.

Per il resto le questioni di bilancio le conoscete: abbiamo recuperato oltre 700 milioni di deficit, il bilancio è stato in attivo fino al 2019 prima del covid e della crisi dei viaggiatori, abbiamo solo da presentare il quadro della realtà, che è questo, nel frattempo va avanti il programma per acquistare 100 treni nuovi.

Tenete conto che dal 2000-2005 a oggi non è stato acquistato nessun treno".

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