L'Alta Velocità potrebbe non arrivare mai a Bari.
I lavori per la realizzazione della nuova linea sono infatti stati bloccati dal Tar della Puglia che ha sospeso l'autorizzazione paesaggistica data dalla Regione per il progetto della nuova linea ferroviaria nella zona di Lama San Giorgio, a sud di Bari.
L'opera, che prevede il raddoppio dei binari per 10 chilometri e la successiva variante di un tratto della strada statale 16, rientra nell'ambito del più ampio progetto del Nodo ferroviario di Bari, finanziato anche coi fondi del Pnrr.
Il Tar ha accolto il ricorso presentato da comitati ambientalisti e cittadini proprietari di terreni interessati dall'opera. Secondo il Tar il via libera dato dalla Regione Puglia e da tutti gli organi preposti non hanno tenuto conto di possibili percorsi alternativi.
Il tracciato che dovrebbe spostare il traffico ferroviario nell'entroterra è però già stato autorizzato da 10 anni. RFI aveva recintato la zona di Lama San Giorgio e le ruspe stavano per partire. La realizzazione della linea AV/AC Napoli-Bari è tra i primi progetti ferroviari presenti nel Pnrr con un investimento previsto di almeno 1,4 miliardi di euro. Ma ora tutto è fermo.
L'opera in questione, "Infrastruttura strategica Nodo di Bari: Bari Sud", che ha un valore di 406 milioni di euro, sposta i binari dalla linea del mare in un'area più interna andando a toccare le lame che sono vincolate paesaggisticamente. In via cautelare il Tar Puglia lo scorso luglio aveva già sospeso l'autorizzazione paesaggistica. L'ordinanza fu poi riformata a settembre dal Consiglio di Stato che annullò l'ordinanza del Tribunale amministrativo.
E mentre gli ambientalisti esultano per una vittoria quasi insperata, Regione Puglia e RFI si preparano a dare battaglia legale con un ricorso urgente.