"Il Governo regionale è tenuto a dare attuazione a quanto previsto dalla legge regionale 22/2016 e al Programma strategico di interventi approvato nel 2019 da questo Consiglio, che prevede la riapertura dell'Aosta/Pré-Saint-Didier.
Tuttavia, analisi approfondite vanno fatte: nell'ultima seduta del Tavolo tecnico tra Regione e Rfi, sono stati aggiornati in oltre 71 milioni di euro i costi per la riapertura della linea, che servono per l'innalzamento del carico assiale per la circolazione di mezzi a 18 t/asse, per interventi sull'armamento, sulle gallerie e sugli impianti".
Lo ha detto il presidente della Regione, Erik Lavevaz, rispondendo in aula ad un'interpellanza del gruppo Pour l'Autonomie sulla linea ferroviaria Aosta/Pré-Saint-Didier.
"Con i nuovi fondi messi a disposizione dallo Stato - ha aggiunto - intendiamo dotarci di materiale rotabile più adatto alla circolazione sulla tratta Aosta/Torino: si tratterà probabilmente di treni elettrici Stadler, che potranno essere utilizzati in doppia composizione con gli attuali bimodali ed eventualmente essere trasformati essi stessi in bimodali.
Gli attuali cinque treni bimodali di proprietà regionale potranno essere utilizzati anche sulla linea Aosta/Pré-Saint-Didier".
"Un'analisi andrà fatta - ha replicato Marco Carrel (Pour l'Autonomie) - perché se valutiamo l'ipotesi di collegare Aosta con l'alta Valle non possiamo fermarci a metà. Da valutare dal punto di vista politico saranno anche i costi".