“Sappiamo che sono stati deliberatamente tagliati due cavi in due diverse località della Germania”, ha dichiarato il ministro dei Trasporti Volker Wissing, che già dai ieri ha parlato chiaramente di sabotaggio.
I cavi del GSM-R sono stati tagliati da ignoti vicino alla stazione centrale di Herne e a Karower Kreuz, a Berlino-Hohenschönhausen secondo quanto confermato alla dpa un portavoce della polizia federale.
Il Tagesschau riporta che uno dei due cavi era il sostituto dell’altro, per eventuali emergenze, cosa che palesa il fatto che si sia trattato di un danno fatto per danneggiare l’infrastruttura in modo molto strategico e attuato sulla base di informazioni molto sensibili.
Al momento i responsabili risultano ignoti, ma un portavoce della Polizia Federale di Berlino ha dichiarato che l’attacco è stato dovuto a “forze esterne” e che le indagini si muovono “in tutte le direzioni”.
Gli investigatori non escluderebbero un collegamento con il danneggiamento dei gasdotti Nord Stream, avvenuto alla fine di settembre mentre il presidente della commissione per gli Affari europei, Anton Hofreiter va oltre dichiarando ai giornali del Funke Mediengruppe che “Non possiamo escludere che dietro l’attacco alla ferrovia ci sia anche la Russia“.
Le indagini proseguono però a 300 gradi e si stanno però esaminando anche prove indiziarie che fanno pensare a un atto legato all’estremismo di sinistra.
“Sarebbe ipotizzabile anche una paternità nel campo della criminalità a sfondo politico. Deutsche Bahn è nel mirino della scena di sinistra, tra l’altro, per il trasporto di materiali energetici fossili. Gli attori cercano regolarmente di interrompere il traffico ferroviario” recita un documento della polizia federale.
L’Ufficio federale di polizia criminale ha intanto avvertito che potrebbero verificarsi ulteriori atti di sabotaggio contro le infrastrutture critiche, “in forma quantitativamente e, se necessario, qualitativamente maggiore”.