190 miliardi di euro di investimenti per lo sviluppo sostenibile di infrastrutture e mobilità, autoproduzione del 40% di energia e 40 mila assunzioni.

Questi i punti fondamentali della strategia del Gruppo FS, presentati nel primo Sustainability day, in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile di Asvis.

La giornata si è aperta con un Frecciarossa speciale dedicato al Festival, che, con la livrea decorata con i 17 obiettivi dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite, toccherà nei prossimi giorni le stazioni raggiunte dall'Alta Velocità a cominciare da Roma Termini.

“La strategia del gruppo per i prossimi 10 anni è una strategia sostenibile. I nostri obiettivi di impresa sono obiettivi di sostenibilità del Paese, come lo shift modale delle merci", dice la presidente del Gruppo FS, Nicoletta Giadrossi, a margine dell'evento, indicando l'obiettivo di portare il trasporto su rotaia delle merci dall’11% al 30% nei prossimi dieci anni, con le connessioni end-to-end con interporti, terminali di stoccaggio, e porti.

"Ogni tonnellate di merci trasportata su gomma emette 9 volte le emissioni di carbonio che avrebbe prodotto se fosse stata spostata su rotaia", spiega. Giadrossi sottolinea poi come all'impegno ambientale si affianchino quello sociale e sulla governance.

"La cura e l’attenzione alle persone - dichiara la presidente - è al cuore di quel che facciamo. La prima cosa è sicuramente la sicurezza delle persone che usano i nostri mezzi di mobilità e che lavorano con noi. Quella è la priorità su cui non ci sono restrizioni di budget né di risorse".

Le altre priorità indicate sono la catena di fornitura, con l'obiettivo di valutare la sostenibilità Esg di tutti i fornitori entro il 2026, e l'incubazione di talenti, quindi welfare, formazione e percorsi di carriera per sviluppare nuove competenze dalla digitalizzazione alla gestione dell’ambiente, dall'ingegneria ambientale e delle infrastrutture alla comprensione dei rischi climatici.

Per abbattere le emissioni è priorità del Gruppo FS il rinnovo della flotta per il trasporto passeggeri e merci, con treni di nuova generazione. Nel prossimo futuro, entreranno in servizio 46 nuovi treni AV, 34 Intercity e 495 convogli regionali, più leggeri ed ecologici.

Si tratta solo di un primo passo, dal momento che  il rinnovamento radicale ci sarà entro il 2031, con 324 nuove locomotive elettriche, 68 locomotive diesel e ibride, 3.600 carri di cui 160 saranno consegnati già entro fine anno.

Gli immobili dismessi delle ferrovie saranno poi al centro di progetti di rigenerazione urbana per dare alle città nuove aree ciclopedonali, spazi verdi, luoghi di aggregazione e infrastrutture per la mobilità sostenibile.

La strategia riguarda anche l'economia circolare, con il riutilizzo dei materiali e delle risorse idriche nonché l’obiettivo, fissato al 2031, di riciclare o inviare a recupero la totalità dei rifiuti prodotti.

In merito all'autoproduzione di energia, l’impegno del Gruppo FS per contribuire alla transizione ecologica prevede un investimento di 1,6 miliardi che accrescerà di circa il 10% la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici installati oggi in Italia.

In conclusione, il Gruppo FS afferma la volontà di "essere al centro di un sistema di mobilità sostenibile - si legge nella presentazione del sustainability day - che offra soluzioni di trasporto collettivo e intermodale in grado di ridurre le emissioni inquinanti e climalteranti, a beneficio dell’ambiente, della salute pubblica e della qualità della vita" muovendosi nel perimetro tracciato dal Green Deal europeo e dall’Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile.

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