In ferrovia non sono soltanto locomotive, automotrici e carrozze più obsolete ad essere radiate per far posto ai mezzi più recenti, ma anche i carri merci.

Dal 2017 circa sono in accantonamento diversi vecchi carri tipo L (pianali ad assi di tipo speciale) tutti costruiti a partire dagli anni '70.

Trattasi dei Laads 80 4313 TWA 1060, dei Laadks 80 4334 TWA 800 A, dei Laadkks 80 4348 TWA 850, dei Laas 80 4305 TWA RV, dei Laadgrs 83 4301 L12 e dei Laaps 83 4308 T1 che, attualmente proprietà di Transwaggon e Mercitalia Rail, saranno tutti sostituiti dai nuovi Laadrs 74 4354 TWA NLA2 e Laads 74 4313 TWA NLA1 a sponde e dai Laadrs 80 4354 TWA DB4 senza sponde, questi ultimi particolarmente noti per la loro silenziosità.

Un'altra tipologia di carro ferroviario che presto ci lascerà, è l'Hbccqs 83 234. Sulla nostra rete ferroviaria dovrebbe essere attualmente in circolazione un solo esemplare, il RIV 21 83 234 5 039-3.

Questo carro sarebbe ancora tenuto in funzione presso l’Interporto Marche di Jesi e messo in composizione di volta in volta al treno merci dei trattori New Holland per Modena, come carro scudo.

Questa tipologia di carri H (carri coperti di tipo speciale) ha segnato la storia della Ferrovie Italiane: costruiti in 50 esemplari all’inizio del 1965, sono stati i primissimi veicoli ferroviari dedicati al trasporto di autovetture al seguito.

Erano pensati per una maggiore protezione delle auto trasportate e furono dedicati al trasporto di quegli autoveicoli che risultavano fuori sagoma per essere caricati sui carri aperti.

Una caratteristica nostalgica che accomuna tutti questi vecchi carri merci è la costruzione in legno di alcune delle parti.

Testo, foto e video di Tommaso Ottaviani

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