I pendolari della tratta Gallarate-Milano gestita da Trenord protestano contro i continui ritardi e disservizi.

Questa mattina alla stazione di Porta Garibaldi, - in occasione della riapertura del Passante alle linee S1, S5 e S13 - è iniziata la distribuzione di duemila volantini per supportare la petizione lanciata da tutte le associazioni dei viaggiatori a luglio sulla piattaforma change.org "I pendolari meritano un servizio ferroviario serio".

"Abbiamo deciso di mettere mano al portafogli e investire qualche soldo nella distribuzione dei volantini - spiega il loro portavoce Manuel Carati, pendolare che da Gallarate tutte le mattine prende il treno per Milano - . Dovendo lavorare, non potevamo occuparci della distribuzione, così abbiamo dovuto affidarci a un'agenzia pubblicitaria. Riteniamo siano soldi ben spesi: siamo sfiniti dai continui disagi di Trenord e vogliamo che qualcosa cambi".

Al momento la petizione ha raccolto più di 27 mila firme in meno di due mesi. A portare avanti la raccolta sono tutti i comitati dei pendolari delle varie tratte. L'ambizioso obiettivo è quello di arrivare a 35 mila sottoscrizioni. "Finita la campagna elettorale per le politiche, si aprirà la campagna elettorale regionale. Vogliamo arrivare pronti per allora e sottoporre la nostra petizione a chi si candiderà per guidare la regione", precisa Carati. 

Soppressioni, disservizi, ritardi. Sono le principali problematiche che denuncia la petizione. A queste si aggiungono le settimane di fermo del Passante ferroviario che è rimasto chiuso per tutto agosto per un problema di usura alle ruote dei treni. "È stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Un episodio emblematico di quello che stiamo denunciando da tempo -  afferma il portavoce dei pendolari. 

"La gestione del trasporto pubblico è stata fallimentare. Chiediamo un cambio di rotta a chi governerà la regione", spiega Carati. Il successo della raccolta firme secondo i pendolari è dovuto al fatto che "il problema denunciato è molto sentito. Altrimenti non saremmo arrivati nemmeno a mille firme". Le associazioni dei viaggiatori accusano Trenord. "Doveva essere la soluzione a tutti i problemi e invece si è dimostrata essere il contrario: in questi hanno ha solo perso viaggiatori". 

Le rimostranze dei pendolari verranno messe nero su bianco in un breve dossier che vedrà la luce nei prossimi giorni. Un documento con le osservazioni dei viaggiatori e i suggerimenti che esporranno a regione Lombardia, in merito, ad esempio, alla loro contrarietà di procedere all'affidamento diretto del servizio di trasporto ferroviario. 

L'articolo integrale su la Repubblica

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