Se non è finita in soffitta, poco ci manca.
Stiamo parlando della cessione di DB Schenker da parte di Deutsche Bahn, ventilata alcune settimane fa e ora quantomeno in stand by.
Secondo Bloomberg il Gruppo DB avrebbe approvato l’avvio di alcuni investimenti per la sua controllata tra le quali anche l’acquisizione per circa 435 milioni di dollari della società di trasporti e logistica statunitense Usa Truck, attiva in particolare in Nord America nei trasporti su strada.
Secondo un retroscena pubblicato da CargoForwarder, la messa in stand by dell’operazione sarebbe avvenuta dopo l’ennesimo ritorno di fiamma sul tema avvenuto solo pochi giorni fa e sarebbe il risultato di uno confronto-scontro in atto tra le forze politiche e sociali tedesche.
Lo stop sarebbe in particolar modo "opera" del sindacato dei trasporti EVG, dei verdi e dei socialdemocratici che anche in passato avevano mostrato dubbi sulla cessione.
"L'argenteria può essere venduta solo una volta, ecco perché il proprietario deve valutarla con molta attenzione e considerare con pari attenzione le conseguenze di una possibile vendita di Schenker", ha avvertito il vicepresidente di EVG Martin Burkert.
"Finché durerà la guerra in Ucraina, una vendita non dovrebbe essere affatto un problema dal punto di vista di EVG".
D'altro canto il presidente della commissione trasporti del Bundestag tedesco, Udo Schiefner (SPD), ha affermato che la logistica del futuro sarà basata su sistemi collegati in rete.
"Ci saranno sempre merci che vengono trasportate su strada, su rotaia e poi di nuovo fuori rotaia, ad esempio su camion. DB Schenker ha anche un ruolo da svolgere nella questione di come procedere con i sistemi integrati in rete. Le ferrovie devono sviluppare un concetto coerente per questo".
Del resto il CEO di DB Richard Lutz ha dichiarato a gennaio che la filiale logistica avrebbe stabilizzato finanziariamente il gruppo con vendite record e profitti record. "Vedremo cosa ci riserva il futuro. Al momento sono davvero contento di avere Schenker".
L’operazione, secondo l’agenzia di stampa, avrebbe sempre un valore stimato di circa 20 miliardi di euro.
Quanto ai possibili acquirenti, nei mesi scorsi erano usciti tra i nomi degli interessati quelli di Dsv, Deutsche Post (casa madre di Dhl), nonché Kuehne Nagel, ma anche di società di investimenti quali Carlyle Group Inc. e Cvc Capital Partners, Advent International, Bain Capital e Blackstone Inc.