Il gruppo GTS, l’operatore privato barese del trasporto intermodale merci ferroviario nazionale e internazionale, investe circa 74 milioni di euro per l’acquisto di 20 locomotive elettriche prodotte da Alstom.

Le locomotive saranno fabbricate nello stabilimento ex Bombardier di Vado Ligure (Savona), ora del gruppo Alstom. 

Si tratta della commessa più importante della storia della società pugliese, che segue a ruota la consegna di ulteriori 5 unità dello stesso Gruppo (494 TRAXX DC3). La società annuncia inoltre di volersi espandere verso il mercato iberico.

Alessio Muciaccia, ceo di GTS, spiega. «Attraverso la GTS Iberia vogliamo creare nuovi flussi da/per la Spagna e Portogallo verso i mercati del Regno Unito, Belgio, Italia e altri.
Questo ci consentirà di creare una nuova e forte rete di fornitori.

I settori che andremo a coprire saranno il petrolchimico e l’alimentare. Per il nostro gruppo è un importante momento di crescita: anche quest’anno i dati di bilancio non ci hanno deluso. Il fatturato consolidato 2021 chiude a 132 milioni di euro con un Ebidta pari a 25,5 milioni. E il 2022 segna già un + 19% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso».

E sulla nuova commessa aggiunge: «Rafforziamo la partnership ormai decennale con Alstom/Bombardier. Questo ulteriore ordine ci consentirà di avere una flotta più efficiente e offrire più soluzioni per i clienti.

L’obiettivo è trasferire ingenti volumi di merce dalla strada alla ferrovia sostenendo così, grazie alla tecnologia elettrica, il trasporto a zero emissioni dirette.

Il trasporto ferroviario/intermodale, nonostante la pandemia e ora la guerra in Ucraina, si sta rivelando il miglior sistema per far viaggiare le merci e il mezzo migliore per la svolta verso la transizione ecologica. Siamo qui per cogliere questa incredibile opportunità».

La società, che arriva così a un totale di 48 locomotori, dichiara di voler continuare a investire per dotare la propria struttura di tutti gli strumenti indispensabili per la crescita. Seguiranno infatti ulteriori 70 milioni nei prossimi 3 anni per altri acquisti e anche per completare acquisizioni nel settore.

«Oggi - conclude Muciaccia - occupiamo 260 persone e abbiamo un programma di assunzione di 150 lavoratori nei prossimi 4 anni». E all’orizzonte c’è anche la quotazione in Borsa.

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