Ci sono i lavori, certo, ma la Repubblica avanza l'ipotesi che a settembre i Frecciabianca in Sicilia non riprenderanno.

A scriverlo a chiare lettere è un articolo pubblicato ieri dall'eloquente titolo "Il flop del treno Frecciabianca".

Come avevamo visto anche noi, dal prossimo cambio orario dei convogli presentati solo qualche mese fa non c'è traccia.

La Repubblica ricorda però che "dal 12 giugno e fino al 12 settembre la linea Palermo-Catania sarà chiusa fra Bicocca e Catenanuova per complessi lavori legati al raddoppio ferroviario che fanno parte della grande opera da più di 9 miliardi di euro per la velocizzazione della Palermo-Catania-Messina. Trenitalia ha deciso perciò di sospendere la circolazione fra i due capoluoghi sostituendo tutte le corse con autobus. Il tutto in piena stagione turistica".

"Sono lavori fondamentali per andare avanti con il raddoppio - spiega il commissario RFI per l'opera, Filippo Palazzo - si svolgono, come sempre, d'estate per limitare i disagi di studenti e pendolari".

C'è da credergli, ma c'è anche da pensare, secondo il quotidiano, che a fine lavori dei Frecciabianca sull'isola resterà l'ombra

"E se Cancelleri e le Ferrovie non vogliono sentir parlare di soppressione del treno, alcuni indizi lasciano temere che quello del 12 giugno sarà un addio" per un treno che secondo fonti della stessa Repubblica vedeva in media da 10 a 20 passeggeri al giorno.

D'altro canto, come avevamo visto, cambiamenti ci sono stati anche sul materiale, modifiche notate anche dai sindacati.

"Lo scorso anno sono arrivate le carrozze e quattro locomotori con livrea Frecciabianca - racconta Michele Barresi, della Uil Trasporti di Messina - adesso due di questi sono stati già riportati a Roma, privati del marchio Frecciabianca e destinati agli InterCity Giorno. Dal 12 andrà via anche il resto del materiale e temiamo che a settembre non tornerà".

Una preoccupazione anche sul fronte occupazionale visto che "Intorno ai due convogli - continua Barresi - lavorano circa 35 persone".

Ma il viaggio siciliano del Frecciabianca al momento sembra arrivato all'ultima fermata. A settembre si saprà con certezza cosa ne sarà della lenta Freccia che attraversava il Nisseno, bacino elettorale del sottosegretario Cancelleri.

Che secondo Repubblica, però, potrebbe avere un asso nella manica: accettare il disimpegno di Trenitalia dal Frecciabianca ma utilizzarlo per ottenere al ministero nuovi fondi per un terzo Intercity per Roma, quello da Agrigento cancellato molti anni fa e che collegherebbe anche Enna e Caltanissetta, ma stavolta a spese dello Stato.

Il tutto in attesa dei promessi "mini-Frecciarossa" che sostituiranno gli InterCity. "Ma per farli viaggiare bisognerà adeguare i 90 chilometri di binario unico della Palermo- Messina, la linea dove passa il 30% del traffico siciliano ma che è stata raddoppiata solo in parte e senza nuovi investimenti previsti", avverte Barresi.

Il futuro è una incognita, insomma, tutta da decifrare.

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