La Regione Friuli Venezia Giulia fa da apripista e da esempio a livello europeo sulla promozione dell'intermodalità applicata ai trasporti a corto raggio.

È il commento dell'assessore regionale alle Infrastrutture e Territorio all'approvazione in sede di IV Commissione consiliare del disegno di legge 164 che rende strutturale per un periodo di 6 anni gli incentivi allo spostamento su treni e navi del traffico merci.

La Regione, con un'azione dei suoi uffici iniziata a marzo del 2021, ha ottenuto dalla Commissione europea, come ha riferito l'assessore, che gli incentivi all'intermodalità attivati in via sperimentale nel 2018 non siano considerati aiuti di Stato, alla luce dei brillanti risultati ottenuti in tema di riduzione dell'inquinamento e del pericolo di incidenti nei centri abitati, in particolare per quanto riguarda il trasporto delle bramme, grandi semilavorati d'acciaio che a lungo impegnavano le strade e i percorsi urbani.

Dal confronto con la Commissione europea è scaturito anche il vincolo, giudicato positivo e stimolante dall'assessore, a ridurre del 50 per cento il traffico dei mezzi pesanti spostandolo su binari e navigazione entro il 2030, mentre entro il 2050 l'abbandono del trasporto su gomma dovrà essere totale.

La dotazione finanziaria dello stanziamento prevista dal ddl, che approderà ora in Aula in base al calendario consiliare, ammonta complessivamente a 15 milioni di euro per il triennio 2022-24.

Foto di Repertorio

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