In occasione della celebrazione dei 150 anni della Ferrovia Lecce-Otranto, è stata presentata del consigliere regionale della Regione Puglia, Antonio Gabellone, una mozione per istituire un treno a vapore da Lecce a Otranto.
Nel corso dell'incontro è stata ripercorsa la storia della tratta ferroviaria Maglie-Otranto sin dall'unificazione italiana. Era il 20 settembre del 1872 quando un treno percorreva per la prima volta i binari ferroviari della Lecce-Otranto. Una linea ferroviaria di estrema importanza che ha trasformato quel tratto di territorio salentino da centro agricolo a polo di attrazione industriale.
L'attivazione della ferrovia e del treno che collegava il capoluogo leccese con Otranto, passando da Maglie, ebbe riflessi economici e sociali importantissimi. «Da parte del Dipartimento cultura è stata espressa la volontà di procedere in maniera degna alla celebrazione di questo importante evento.
Non sarà però uno spot per un singolo evento, ma l'occasione per dare inizio ad una programmazione più ampia che vedrà il coinvolgimento interassessorile di turismo e cultura.
L'inserimento di un treno storico dovrà essere considerato come un primo step per la programmazione di altri snodi ferroviari eventualmente interessati alla sperimentazione di un turismo lento», fanno sapere dalla Regione.
«La mia richiesta - dice il consigliere regionale Antonio Gabellone - non si riferisce solo alla celebrazione dei 150 anni, ma anche alla possibilità che il treno storico a vapore possa percorrere delle tratte con una valenza turistica.
Un modo per valorizzare le bellezze storico artistiche dell'entroterra, accogliendo una richiesta di un segmento di turismo che è sempre crescente, che in altre regioni e parti d'Italia è attivata ormai da tantissimo tempo e produce risultati in termini economici molto importanti.
L'impegno da parte della consigliera delegata Grazia Di Bari e del direttore del dipartimento Aldo Patruno è stato soddisfacente e l'impegno è di rivedersi alla metà di luglio per verificare l'avanzamento della programmazione e del lavoro in questa direzione.
Un punto importante conclude Gabellone - che può generare lo sviluppo in termini turistici di un settore rispetto al quale siamo in ritardo: ma si può e si deve recuperare questo pezzo di economia turistica che al momento è sfuggita alla programmazione e all'organizzazione del Salento e della Puglia».
L'articolo integrale su Nuovo Quotidiano di Puglia.
Foto di Repertorio