Ancora un rinvio per il processo d’Appello-bis per la Strage di Viareggio del 29 giugno 2009, quando l’esplosione, innescata dal deragliamento di un treno merci carico di Gpl, provocò la morte di 32 persone, e il ferimento di molte altre.
Come giù accaduto lo scorso 11 aprile, l’udienza fissata per domani, si aprirà e sarà subito aggiornata a giovedì 28. Uno slittamento necessario "a causa dell’impedimento" di un giudice, come ha spiegato il presidente della Corte.
In quella data il sostituto procuratore generale terrà, come da programma, la requisitoria, terminando dunque con la richiesta delle condanne. L’udienza seguente sarà invece dedicata agli avvocati delle parti civili. Per la Corte, sarà poi la volta di ascoltare i legali della difesa per poi ritirarsi in giudizio.
Il nuovo appello è stato disposto dalla Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza di secondo grado per 16 imputati, tra i quali gli ex vertici delle Ferrovie, Mauro Moretti, Michele Mario Elia, Vincenzo Soprano e Mario Castaldo, oltre a dirigenti e tecnici delle aziende ferroviarie addette al controllo e alla manutenzione dei carri merci.
Per questi la Suprema Corte ha escluso l’aggravante sulle norme di sicurezza, non riconoscendo il disastro ferroviario come incidente sul lavoro e così facendo scattare di conseguenza la prescrizione per il reato di omicidio colposo, beneficio di cui si è avvalso anche l’allora Ad di FS Mauro Moretti.
Al termine del processo saranno rideterminate dunque le pene delle condanne inflitte in precedenza, considerando che l’unico reato che viene contestato agli imputati è quello di disastro ferroviario. La sentenza è comunque attesa prima del tredicesimo anniversario del disastro ferroviario.
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