Prosegue nella Regione Marche il dibattito tra il Sindaco di Pesaro e il Presidente della Regione sull'arretramento della ferrovia.
"Cinque treni merci in più rispetto ad ora: ma di cosa parliamo? Basta fare terrorismo. Anzi, mi verrebbe da dire: magari ne passassero di più". Queste le dichiarazioni del sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, che ha richiamato RFI per farsi ridire i numeri veri dei convogli merci in più, per due ragioni.
La prima è stata quella di capire meglio l’impatto che avrà l’essere "entrati" nel Corridoio Adriatico, in seno al traffico merci delle reti europee Ten-T. La seconda ragione è stata la necessità di dare i dati, verificati di persona, alla platea degli Stati generali sulle Infrastrutture che si è tenuto ieri nell’Auditorium della Fondazione Carisp.
Argomento principale è stato l’arretramento della ferrovia. "Sono veramente preoccupato. Guardate cosa è successo con la terza corsia – ha detto il sindaco Ricci –: a Fano dove il dibattito cittadino è durato 6 mesi Società autostrade con Pavimental ha concluso tutte le opere compensative.
Da noi a Pesaro, dove il dibattito è durato, purtroppo 5 anni, ne abbiamo vista partire una: la circonvallazione di Muraglia in questi mesi. Certo è andata peggio a Porto san Giorgio dove la terza corsia non c’è più arrivata".
Ricci ha poi lanciato un appello al governatore Acquaroli: "E’ un appello alla responsabilità che abbiamo verso le generazioni del futuro: non possiamo perdere questo treno. Rischiamo l’isolamento della dorsale Adriatica e il declassamento".
"Sì, Acquaroli ora parla di voler ottenere l’arretramento per tutti i comuni della costa – ha osservato un tecnico di lunga esperienza –: è la strada più veloce per non arretrare nulla a nessuno. Lo Stato non avrà mai tutti quei miliardi per fare l’operazione in blocco".
L'articolo integrale su Il Resto del Carlino.