Nella giornata di ieri Trenitalia ha presentato un nuovo Frecciarossa 1000 pubblicitario, destinato questa volta alla partnership con Disneyland Paris.
Il Frecciarossa 1000 n.15 si presenta quindi ora con le fiancate caratterizzate dai personaggi Disney che campeggiano sulle vetture d'estremità.
Chi invece ha perso i suoi riferimenti è il Frecciarossa n.13 cui è stata rimossa la cromia dedicata all'Expo di Dubai tornando ad essere quindi un convoglio "normale" assimilabile a molti degli altri della flotta, come vediamo nella foto in basso di Marco Bertuola scattata a Treviso Centrale stamattina mentre effettua il Frecciarossa 9409 Udine - Napoli.
Fin qui tutto bene, eppure ieri, dopo aver pubblicato la notizia del nuovo treno "Disney" il nostro account Twitter è stato letteralmente subissato di interazioni da parte di internauti che hanno gradito poco l'iniziativa.
Sia chiaro, il riferimento non è alla partnership con Disney, ma al fatto che le pubblicità poste sulle fiancate dei rotabili renderebbero difficile se non impossibile guardare fuori dal finestrino, offuscando per buona parte la vista.
E così, la risposta al nostro tweet di The Man in Seat 61, un account che vanta oltre 81.000 follower, è stata piuttosto laconica: "Non sui finestrini! Quante altre volte ancora?".
Il tweet ha ricevuto decine di like e diverse risposte, tra chi paragona questi treni "pubblicitari" a dei sottomarini e chi fa notare l'assurdità di coprire i finestrini su un treno che attraversando le Alpi percorre una tratta particolarmente scenica.
Stante che la critica ci può stare, quanto è consistente questa osservazione?
La verità, come spesso accade, sta nel mezzo. Indubbiamente le pubblicità sulle fiancate dei treni un po' invasive lo sono e difficilmente potrebbe essere altrimenti.
Per avere il polso di quale sia il loro impatto basta vedere la fotografia pubblicata ieri sui social dalla stessa Trenitalia che ritrae la madrina dell'iniziativa, Serena Autieri, intenta a leggere un magazine su una vettura che ha il finestrino "puntinato".
Come si vede, l'immagine oltre il vetro è tutt'altro che nitida e senza dubbio se si capita lungo quella fila di finestrini qualche problema a visualizzare correttamente il paesaggio lo si ha.
D'altra parte i treni sono da sempre un incredibile sistema di comunicazione e da qualche anno lo sono anche di più.
Le fiancate sono sempre più lisce e facili da pellicolare e i messaggi veicolati arrivano ovunque, adesso anche all'estero. Inoltre sono immediatamente comprensibili da tutti e visibili anche a grande distanza.
Non va inoltre dimenticato che negli ultimi anni Trenitalia si è limitata quasi sempre a pellicolare solo alcune vetture dei suoi convogli di punta, lasciando "libere" quelle intermedie. Un compromesso forse alla fine accettabile in attesa che la tecnologia trovi qualche soluzione poter unire le due esigenze.
Il tutto ammesso e non concesso che serva, visto che ormai, purtroppo, durante il viaggio la maggior parte delle persone non stacca gli occhi dallo smartphone o dal PC...