In occasione di Romics, la rassegna internazionale sul fumetto, l'animazione, i videogiochi, il cinema e l'intrattenimento organizzata alla Fiera di Roma dal 7 al 10 aprile, Trenitalia ha programmato numerose corse aggiuntive sulla FL1, la linea che corre tra Orte, Fara Sabina e Fiumicino Aeroporto lungo la quale si trova proprio la fermata di Fiera di Roma.

Si tratta senza dubbio di un'iniziativa lodevole e intelligente, studiata per portare i visitatori in Fiera col treno evitando inquinanti spostamenti in macchina.

Questo, però, non per chi abita oltre la stazione di Roma Tiburtina.

Quella che segue, va detto, è una nostra antica "battaglia" che con Romics ha relativamente poco a che fare ma che rispolveriamo per ricordare ancora una volta a Trenitalia la situazione poco gradevole che vive un intero quadrante della Capitale d'Italia tutti i sabati e i festivi.

Se infatti un appassionato di fumetti che ha come stazione di riferimento quella di Roma Nomentana decidesse di andare a visitare Romics sabato 9 aprile, o prende il treno entro le 10.24 o quello successivo lo porterebbe in fiera alle 14.08 visto che sulla FL1 sono previste ben tre ore di buco durante le quali non passa nulla.

Situazione simile si troverebbero, con tempi anche più anticipati, tutti coloro che volessero raggiungere la Fiera di Roma dai popolati quartieri di Nuovo Salario, Fidene e Settebagni (che ricordiamo per coloro che non lo sapessero sono tutti dentro al GRA), per non parlare dei "pària della società" che vengono da Monterotondo, città che arriva quasi a 45.000 abitanti (quanti Rieti e Frosinone che sono capoluoghi di provincia) per i quali l'ultimo treno sarebbe addirittura alle 10.02.

Inutile dire che un problema analogo lo si avrebbe anche il giorno seguente, la domenica, visto che le tre ore di buco vengono confermate come detto anche nei festivi.

Insomma, detto in soldoni, l'unica soluzione comoda per chi volesse recarsi sabato o domenica mattina alla Fiera di Roma o per estensione all'Aeroporto Leonardo da Vinci sarebbe sostanzialmente soltanto l'automobile privata

Tanto per ribadire un incipit usato due righe fa, inutile dire che il problema si porrebbe anche al ritorno.

Prendendo sempre come riferimento Fiera di Roma, l'ultimo treno a disposizione per tornare oltre Roma Tiburtina è alle 8.05 dopo di che se ne riparla alle 11.05.

Sia chiaro, sappiamo bene che se questa interruzione programmata è stata inserita un motivo tecnico ci sarà, ma privare un quadrante intero della città che fa oltre 500.000 abitanti di qualsiasi collegamento su ferro per tre ore al giorno almeno due volte a settimana lungo la tratta che conduce all'Aeroporto Internazionale non è più accettabile, soprattutto in periodi in cui si parla sempre con maggiore insistenza di mobilità sostenibile.

È il momento, dunque, di trovare un compromesso accettabile tra il tempo necessario di interruzione per motivi tecnici e il passaggio di almeno un convoglio all'ora.

Perché a Romics ci si può anche andare in un altro momento, ma l'aereo ha il bruttissimo vizio di non aspettare.

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