"È necessario che il Ministero riveda la sua visione andando incontro all'interesse nazionale del trasporto ferroviario, in ottica di sostenibilità, ma al tempo stesso tenendo conto degli interessi di sviluppo economico e turistico delle regioni, che non possono essere sacrificati, ma devono coincidere con quelli nazionali progettando l'arretramento della ferrovia Adriatica in tutto il tratto marchigiano".

Queste le parole dell'assessore alla Infrastrutture della Regione Marche Francesco Baldelli, a margine della conferenza stampa per la sottoscrizione del Protocollo d'intesa per il progetto della Ciclovia del Metauro e Ciclovia Adriatica.

"Ieri abbiamo incontrato i sindaci interessati dalla dorsale ferroviaria Adriatica - ha detto l'assessore - ai quali abbiamo rappresentato le intenzioni del ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

Intenzioni - osserva - che tendenzialmente arrecano un pregiudizio a tutte le nostre città costiere, caratterizzate da una attrattività dal punto di vista turistico, con conseguenze negative che, a cascata, coinvolge tutta la nostra regione".

Un pregiudizio, secondo Baldelli, "rappresentato dal fatto che, a regime, gli interventi previsti dal ministero con Rete Ferroviaria Italiana, scaricheranno sulla rete, secondo quanto indicato negli elaborati, sino a 176 treni merci al giorno, in partenza o con destinazione verso i porti di Gioia Tauro e Taranto".

Un progetto per il quale Baldelli auspica l'arretramento di tutta la tratta ferroviaria regionale che corre lungo la dorsale.

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