La tratta ferroviaria Sicignano degli Alburni-Lagonegro, conosciuta anche come ferrovia del Vallo di Diano e chiusa al traffico dal 1987, potrebbe presto essere di nuovo aperta. Quantomeno a fini turistici.
Lo stabilisce un decreto del Ministero della Mobilità Sostenibile che ha anche annunciato l’approvazione in conferenza Stato Regioni del decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile per il miglioramento o la riattivazione di tratte ferroviarie che vengono ritenuto di pregio turistico.
In conferenza stato Regioni è stato approvato l’elenco delle 26 opere che saranno finanziate nell’ambito dei fondi messi a disposizione dal Governo per il Piano Complementare, ossia disponibilità economiche che, pur non rientrando nei finanziamenti del PNRR, saranno comunque soggette a regole e procedure simili al Recovery.
Circa 1 miliardo e mezzo i fondi stanziati per la ferrovie regionali nell’ambito del Piano Complementare che saranno quindi destinati a implementare e migliorare la rete regionale anche e soprattutto per fini turistici.
“Si tratta – fanno sapere dal Ministero – di linee gestite da Rete Ferroviaria Italiana o da ferrovie regionali che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, che potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano Complementare. Si tratta di un decreto molto atteso e la lista delle ferrovie potrà essere integrata con ulteriori linee su proposta delle regioni interessate”.
Delle 26 tratte individuate quali destinatarie degli interventi, due si trovano in Campania e sono la tratta Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio che dalla Campania porta in Puglia e appunto la Sicignano-Lagonegro che è gestita da RFI e attraversa interamente il Vallo di Diano.
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