Il TGV Lyria, il servizio che collega Francia e Svizzera, intende sferrare un attacco senza precedenti all'aereo.

La joint venture tra SNCF (74%) e FFS (26%), che gestisce alcuni TGV tra i due paesi, propone infatti un aumento di capienza del 30% in più rispetto al 2019, grazie soprattutto a treni duplex.

La società punta a rafforzare le frequenze su tutte le destinazioni svizzere (Ginevra, Losanna, Basilea, Zurigo) in partenza da Parigi.

Ad esempio, sono otto i Parigi-Ginevra contro i sette precedenti, sei i Parigi-Basilea invece di cinque, e così via.

Una scommessa su tragitti che richiedono un tempo di percorrenza da tre a quattro ore in treno, con l'obiettivo di guadagnare entro il 2023 tra i cinque e i dieci punti di quota di mercato rispetto all'aereo, come ha sottolineato il direttore generale di Lyria, Fabien Solulet.

Una sfida piuttosto complessa dato che anche la compagnia ha sofferto a causa della pandemia.

Il suo traffico, che nel 2019 contava 4,5 milioni di passeggeri, si è dimezzato nel 2020 e lo scorso anno ha conosciuto solo un debole rimbalzo.

La società mira a risalire a 4 milioni di viaggiatori e a ritrovare almeno l'80% del giro d'affari di tre anni fa.

Quanto al ritorno all'equilibrio dei conti, esso avverrà probabilmente nel 2023, quando TGV Lyria punta a trasportare cinque milioni di passeggeri.

Fonte Italia Oggi

Foto 1 Florian Pépellin — Travail personnel, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=77035799 
Foto 2 Cheng-en Cheng from Taichung City, Taiwan - DSC_1395, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=90172637 

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