Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dall'Associazione Ferrovia Valle Alcantara.

Negli ultimi giorni i social si sono riempiti di reazioni alla notizia ufficiale del ripristino turistico dell’Alcantara-Randazzo, ci sentiamo pertanto in dovere di informare in maniera trasparente e veritiera la collettività ed i tanti appassionati che seguono le vicende di questa linea da tantissimo tempo.

Noi dell’Associazione Ferrovia Valle Alcantara, costituiti nel 2016 e che da allora ci battiamo sul territorio con opere di sensibilizzazione per il riutilizzo della tratta ferrata accogliamo con emozione e soddisfazione la notizia della riattivazione ai fini turistici.

Finalmente il comunicato ufficiale del gruppo FS mette fine a tutte le voci non veritiere sul destino di questa ferrovia storica, oggi il sogno diventa realtà e di dominio pubblico!

Il comunicato del ripristino è stato dato in concomitanza con il primo meeting delle Associazioni ferroviarie d’Italia (24 in tutto), svoltosi a Napoli il 5 marzo u.s., nell’incantevole scenario del Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa; qui una nostra delegazione (composta dal Presidente Marco Crimi, dal Vicepresidente Davide Tricomi e dal Segretario Vincent Furnari) si trovava per sottoscrivere una convenzione con la Fondazione Ferrovie dello Stato, un premio al lavoro svolto negli ultimi anni ed uno stimolo a continuare a dare il massimo; diventiamo il terzo sodalizio ferroviario in Sicilia (dopo i palermitani “TrenoDOC”, gli agrigentini “Ferrovie Kaos” ed insieme ad “AFS Messina”) a pregiarci di una Convenzione con la Fondazione FS, abilmente diretta dall’Ing. Luigi Cantamessa, che nei fatti ci rende i portavoce della stessa nel territorio alcantarino e ci permetterà di lavorare ancora meglio di quanto fatto finora.

Le competenze che porta in dote questa speciale “partnership” riguardano pure l’accoglienza, il supporto e l’assistenza a bordo dei treni storici della Fondazione FS, a sostegno del personale di accompagnamento dei convogli e dei viaggiatori ivi presenti, ma anche e soprattutto un “canale preferenziale” fra la Fondazione FS e gli enti valligiani (Ente Parco Fluviale dell’Alcantara, amministrazioni comunali ed affini).

Vale la pena ricordare che l’Alcantara-Randazzo, sospesa da 26 anni e dismessa ufficialmente con Decreto Ministeriale dal 2011, verrà riattivata seguendo i dettami della legge 128/2017, ma il ripristino turistico (necessario chiarirlo, anche per via del diffondersi di notizie inesatte) NON è vincolante per un ritorno del Trasporto Pubblico Locale in futuro; la riattivazione turistica riconsegnerà al territorio un’infrastruttura efficiente, pulita e si ristabilirà la legalità troppo spesso passata in secondo piano, giacché lungo il sedime frequentemente sono state fatte recinzioni abusive, gettata spazzatura e abbandonato materiale vario; inoltre sarà più semplice riaprire anche al traffico commerciale nei prossimi anni, se vi saranno le giuste condizioni atte a sostenerlo, la turistica (per chiarire l’aspetto a mistificatori della realtà e fabbricatori seriali di fake news) è soltanto il primo step per una futura riattivazione commerciale (che noi, da Statuto, sosteniamo) oggi impossibile, anche per notevole differenza nei costi di ripristino; come cita il comunicato del Gruppo FS infatti per il ripristino turistico “sarà utilizzata una parte dei 435 milioni di euro stanziati dal Ministero della Cultura (ministro Dario Franceschini), nell’ambito degli interventi previsti dal PNRR, per recuperare siti e complessi di elevato valore storico e architettonico, in stato di abbandono o bisognosi di radicali azioni di restauro”.

Insieme alla ferrovia del Val Demone è beneficiaria di finanziamento e recupero anche la Noto-Pachino.

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