La guerra è fatta anche di prede belliche. Ne sappiamo qualcosa anche noi, con i nostri E.626, tanto per dirne una, rimasti in Jugoslavia dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, e ora lo scoprono anche i russi.
La compagnia ferroviaria ucraina, Ukrzaliznytsia, ha annunciato ieri di aver "acquisito" 15.000 carri merci russi, la maggior parte dei quali trasportava beni tra l'Ucraina e la Russia prima dell'invasione.
Essi apparterrebbero a un totale di 250 diverse aziende e la loro nazionalizzazione è diventata possibile dopo che il presidente dell'Ucraina ha firmato la legge "Sulle regole del sequestro obbligatorio dei diritti di proprietà della Federazione Russa in Ucraina", secondo quanto affermato da Alexander Kamyszyn, presidente del consiglio di amministrazione delle ferrovie ucraine.
I carri requisiti saranno utili soprattutto col perdurare del periodo di guerra, sempre che le ferrovie siano ancora in grado di spostarli.
Sempre secondo Ukrzaliznytsia, in Russia sarebbero rimasti per contro solo 482 carri ucraini.