Un nuovo protocollo d’intesa fra la Regione Toscana, l’Emilia Romagna e RFI mette in primo piano i territori, in particolare quelli della Val di Bisenzio per la Toscana, riconoscendo, oltre ai disagi conseguenti l’attuazione del potenziamento infrastrutturale della linea ferroviaria Prato-Bologna, anche nuove potenzialità e prospettive.

L’intesa, frutto di un lungo lavoro portato avanti dalla cabina di regia voluta dalle due regioni proprio per delineare meglio l’impegno di RFI verso i territori coinvolti, ha avuto il via libera della giunta e riguarda per la tratta toscana l’accessibilità e l’adeguamento della stazione di Vernio-Montepiano-Cantagallo, la mitigazione dell’impatto acustico del traffico merci successivo ai lavori di potenziamento, la mitigazione degli impatti del trasporto per strada dei residui delle lavorazioni, la programmazione dei servizi ferroviari regionali e metropolitani al termine degli interventi di adeguamento e potenziamento infrastrutturale, la promozione di forme di integrazione tariffaria con agevolazioni per l'uso del tpl su gomma ai possessori di abbonamento ferroviario.

“Un protocollo importante – sottolinea il presidente Eugenio Giani- che dà conto dell’impegno dei sindaci che si sono battuti per il loro in territorio e del nostro impegno a valorizzare le loro istanze. Un lavoro di squadra che dà i suoi frutti nell’impegno appena sottoscritto e che credo compenserà in qualche modo i disagi che un’opera importante come il potenziamento infrastrutturale della Bologna-Prato comporta”.

Soddisfatto anche l’assessore alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli: Per noi – sottolinea - è fondamentale tutelare i territori. Dopo mesi di riunioni della cabina di regia, che ha costantemente monitorato gli interventi in corso nel 2021 sulla tratta toscana Prato-Vernio e di incontri coi sindaci, siamo giunti a questo protocollo che rappresenta un supplemento di impegno verso tutta la Val di Bisenzio, un'attenzione e un riconoscimento ai comuni coinvolti dai disagi.

 

È il frutto dell’ascolto dei territori, delle esigenze dei pendolari, dell’utenza dei servizi. Consapevoli che l’adeguamento del trasporto merci della ferrovia Prato Bologna  secondo gli standard europei “Sagoma PC80”, è un’opera infrastrutturale internazionale di cui uno dei corridoi logistici principali è proprio quello Scandinavo-Mediterraneo, che comprende l’attraversamento appenninico Bologna-Prato,  vogliamo che l’impatto sia il più possibile gestito.

Si tratta – prosegue Baccelli- di un investimento dal valore complessivo di 458 milioni di euro, che avrà valore strategico per tutta la Toscana ed i suoi distretti produttivi, oltre che per le nostre grandi infrastrutture logistiche, come i Porti di Piombino, Livorno e Marina di Carrara e gli interporti di Guasticce e Prato. Puntare su un trasporto merci su ferro sicuro e funzionale, oltre ad avere indubbi vantaggi ambientali, apre i nostri sistemi portuali all’Europa intera”.

Nel protocollo d’intesa che ha avuto parere favorevole della giunta, RFI si impegna a realizzare interventi di accessibilità, restyling generale  nelle stazioni di Vaiano, Vernio. Le parti si impegnano anche a migliorare i collegamenti fra le stazioni e i territori  in termini di accessibilità pedonale, ciclabile, con trasporto pubblico e auto privata, interventi di risanamento acustico nei tratti interessati, incrementi dei vari servizi, oltre al già citato impegno per la ciclopedonale fra Vaiano e Vernio.

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