Dalle imprese e dai sindacati arriva la richiesta di realizzare il raddoppio ferroviario Pescara-Roma che è una priorità e che non può essere messo in discussione per cui, se modifiche devono esserci, che siano realistiche e fattibili.

Questo l'appello che Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil Cisl, Uil e Ugl, rivolgono a politica e istituzioni perché si realizzi quella che ritengono un'opera “strategica”, evitando quindi di “alimentare le proteste dei cittadini”.

“Il raddoppio della linea ferroviaria Roma-Pescara, atteso da anni e invocato da istituzioni e forze sociali, resta per l’Abruzzo una priorità assoluta, visto il suo interesse strategico per l’intero sistema di relazioni Tirreno-Adriatico e per il futuro della nostra regione – scrivono in una nota congiunta imprese e sindacati -. Il fatto che si sia finalmente arrivati a individuare risorse significative, e mettere nero su bianco la progettazione del percorso da parte di Rete Ferroviaria Italiana, rappresenta un indubbio passo in avanti”.

“Come sempre avviene quando i progetti insistono su territori già urbanizzati, l’impatto di queste grandi opere sulle comunità locali può produrre disagi, che tuttavia non possono diventare motivo di impedimento per la realizzazione dell’opera, o motivo per mettere in campo progetti alternativi fantasiosi, se non irrealizzabili”, aggiungono in riferimento alle preoccupazioni sollevate dai sindaci dei Comuni interessati dai cantieri utili a realizzare l'opera e dai cittadini costituitisi in comitati spontanei per chiedere variazioni che diminuiscano l'impatto ambientale e sociale.

“Le scriventi associazioni, espressione di una larga parte del mondo dell’impresa e del lavoro abruzzesi, fanno appello alle istituzioni e alla politica, quidi Regione, amministrazioni comunali e parlamentari – concludono Agci, Casartigiani, Cia, Claai, Cna, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Legacoop, Cgil Cisl, Uil e Ugl – affinché il tema sia affrontato con equilibrio e senso di responsabilità, guardando all’obiettivo di fondo che si vuole perseguire, e dunque non alimentando le proteste dei cittadini. Se modifiche al tracciato vanno richieste, esse devono essere improntate a realismo e fattibilità”.

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