«Sul tema della ferrovia Castellammare / Gragnano si stanno raccontando tante imprecisioni».
Queste le parole del presidente di EAV, Umberto de Gregorio, sulla riqualificazione della Castellammare-Gragnano su cui, da giorni, si stanno esprimendo diversi politici locali e regionali.
«EAV è solo a disposizione se può essere utile. Abbiamo un progetto, lo abbiamo messo a disposizione dei Sindaci che ce lo hanno chiesto. La ferrovia è abbandonata da 12 anni. Se FS la rimette in servizio siamo contenti. Se possiamo dare una mano, siamo contenti».
De Gregorio è intervenuto per esporre il progetto di EAV e la sua visione su quel tratto di ferrovia inviando una lettera a Repubblica che ha pubblicato anche sui social.
Il presidente EAV precisa che «la tratta Castellammare - Gragnano è già chiusa, oserei dire abbandonata, da 12 anni e noi vorremmo tentare di riaprirla. Non ci risulta che ci siano altre imprese ferroviarie, oltre ad EAV, disponibili a fare questo tipo di operazione. RFI e Trenitalia si sono espresse da tempo, considerando quella linea un ramo secco da destinare alla dismissione.
EAV ritiene, invece, che la linea possa avere grandi potenzialità per i pendolari e per il turismo, ed è per questo che ha sviluppato un progetto, richiesto dai Comuni della zona, per la rifunzionalizzazione della tratta in un’ottica più appetibile di sistema leggero con nuove fermate intermedie per consentire la più ampia accessibilità all’intero sistema insediativo dei comuni interessati.
La linea rimane su sedime ferroviario conservando lo scartamento originario. Stiamo raccogliendo grande entusiasmo per la proposta presentata e se ci saranno tutte le condizioni, EAV sarà pronta ad assumere il ruolo di soggetto attuatore per la realizzazione e la gestione della nuova linea. Si proprio EAV, che sulla circumvesuviana ha ordinato 40 treni nuovi ed ottenuto 300 milioni di euro dai fondi del recovery per riammodernare l’infrastruttura».