Il 2022 è arrivato e come sempre proviamo a ipotizzare che anno sarà “ferroviariamente” parlando.

Con la pandemia che ancora non allenta la morsa non è indubbiamente facile fare delle previsioni, ma a grandi linee qualcosa è possibile anticiparla.

Partiamo dai nuovi arrivi.
Il 2022 sarà certamente l'anno della conferma dei nuovi mezzi per i treni regionali. Se Pop e Rock avranno una consacrazione, con le consegne che li renderanno presenti praticamente ovunque, a trovare la via dei binari saranno certamente anche le altre tipologie di mezzi in costruzione, quelle, per capirci, con una alimentazione meno “tradizionale”.

Sarà quindi il turno dei Colleoni e soprattutto dei Blues che manderanno inevitabilmente in pensione molto materiale Diesel come le ALn 668 e le composizioni con D.445 e vetture, andando forse ad intaccare anche la dotazione di ALn 663 e ALn 776. Sarà certamente anche l'anno dell'esplosione dell'idrogeno, in senso figurato, ovviamente, visto che si dovrebbe iniziare a vedere più di qualcosa del progetto H2IseO in Val Camonica.

I nuovi arrivi ci saranno ovviamente anche sul materiale più veloce con Hitachi Rail che proseguirà la consegna dei nuovi Frecciarossa 1000, sia in configurazione Italia/Francia, sia in quella Spagna e magari “abbozzando” anche quelli “mini” per la Sicilia, verosimilmente completando al contempo anche l'ultimo ETR 700 ancora non “riqualificato”.

Rimanendo al materiale ETR sarà anche l'anno dell'avvio dei servizi degli ETR 470 in Grecia, probabilmente con la consegna anche dei treni mancanti alla succursale ellenica di Trenitalia. Inutile dire che il clou dell'anno, sotto questo punto di vista, sarà a dicembre, quando, se tutto andrà come dovrebbe, partiranno i nuovi servizi in Spagna targati iryo proprio con i Frecciarossa 1000.

Questo dovrebbe essere anche l'anno in cui entrano in servizio le TRAXX 188 dopo i vari test effettuati nel 2020, atte per andare anche sulle nostre reti AV.

In tutto questo, novità sono attese anche per le ferrovie private che parimenti riceveranno nuovo materiale andando anche loro a svecchiare il parco mezzi con rotabili di più recente costruzione. Pensiamo ad esempio a FAS o a EAV tanto per fare qualche nome.

Il 2022 sarà anche l'anno dei grandi saluti.
Spariranno probabilmente dai binari in maniera definitiva le E.444R e le E.655/E.656 con molte unità che saranno anche preda della fiamma ossidrica.
Stessa sorte capiterà anche ad altri mezzi ormai obsoleti come le ALe 724 e le ALe 582, probabilmente con una riduzione anche delle ALe 642. Situazione analoga anche per le Piano Ribassato che dovrebbero in larga parte salutarci assieme alle Due Piani Casaralta ormai in servizio solo per conto di Trenord.

Per quanto riguarda le infrastrutture andranno certamente avanti i lavori sul Brenner Basistunnel e sulla Torino – Lione ma anche sulla Napoli – Bari. Il tutto mentre altri cantieri dovrebbero partire un po' in tutta Italia anche sulla scia del PNRR che ha assegnato svariati milioni di euro al nostro Paese.

Tornando ai mezzi, dedichiamo due righe a Fondazione FS Italiane.
Il 2022 potrebbe essere l'anno buono per rivedere con una certa continuità alcuni mezzi sui binari ma anche per avere novità su rotabili tanto attesi.

In tal senso ci aspettiamo qualche buona nuova sulle ALe 601, ormai da tempo in “cura” a Porrena ma anche sull'ETR 302, magari con qualche aggiornamento sullo stato dei lavori se non la riconsegna che era teoricamente prevista per la seconda parte dell'anno.

Sempre da Porrena dovrebbero uscire almeno una vettura Gran Confort e una Ristorante entrambe in livrea TEE già in lavorazione da tempo.

Se è poi lecito sperare in qualche novità sul Pendolino ETR 401 e sull'ETR 450, la speranza è che arrivino notizie incoraggianti anche sul Binato TEE Breda anche se va detto che in questo caso non dipende tutto unicamente da Fondazione FS Italiane.

Rimanendo in argomento è lecito attendersi qualche aggiornamento anche sul “Treno della Dolce Vita” che è già in lavorazione e probabilmente inizierà a farsi vedere pur non entrando ovviamente in servizio prima dell'anno prossimo.

Per quanto riguarda le livree, con l'XMPR ormai agli sgoccioli, è facile immaginare che altri mezzi cambieranno cromia. Tra tutti le vetture ancora rimaste e non a fine carriera (Medie Distanze e UIC-X Pilota, tanto per dirne alcune) ma anche automotrici come i TAF o locomotive come le E.464.

Da capire se varieranno schema anche alcune D.445 per i treni Intercity tra Taranto e Reggio Calabria con l‘idea che però sembra abortita visto l'imminente arrivo dei Blues.

Dovrebbe inoltre anche essere l'anno in cui la regione Lazio riceverà due nuovi locomotori Diesel per soccorsi almeno secondo quanto previsto dal contratto di Trenitalia 2018-2032 ai quali dovrebbero anche aggiungersene uno per le Marche e due per la Calabria. Non viene specificato il tipo di locomotiva ma in teoria dovrebbe trattarsi di 744 di CZ Loko.

Testo di Lorenzo Pallotta e Igli Sheldija

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