Il 25 maggio 1989 è una data in qualche modo storica per le Ferrovie dello Stato.
In quel giorno, infatti, si affaccia prepotentemente sulla scena nazionale e mondiale il prototipo del treno ad alta velocità del futuro italiano, l'ETR X 500.
Con il suo profilo acuminato che è in giro dall'anno precedente, il treno composto dalla E.404.000 e una sola carrozza laboratorio stabilisce in quel giorno il nuovo record di velocità italiano.
Lungo la Direttissima Roma - Firenze, tra i Posti di Comunicazione Rigutino e Farneta Nord, l'ETR X 500 schizza letteralmente a 316 km/h, mortificando il precedente primato.
Negli anni successivi, questo record sarà battuto più volte, dapprima dagli eredi dell'ETR X 500, gli ETR Y 500, quindi in tempi decisamente più recenti dal Frecciarossa 1000 che ferma il tachimetro a 393,8 km/h.
A vederlo oggi, il primato del 1989 può far sorridere, ma ai tempi fu qualcosa di eccezionale anche in considerazione della infrastruttura su cui lo stesso venne realizzato.
Oggi la E.404.000 è ferma all'interno della Hitachi di Pistoia in attesa di tempi migliori dopo essere stata donata da Fondazione FS Italiane alla allora AnaldroBreda mente purtroppo la carrozza laboratorio è stata demolita. Senza alcun dubbio il treno del record avrebbe meritato un destino migliore.
Foto di Sandro Baldi, Bologna, Italia - Opera propria, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1791374