Nel caldo luglio del 1995 fa capolino in sordina sui binari della nostra penisola la livrea XMPR.
Presentata qualche mese prima, sul finire del 1994, la nuova cromia trova la sua prima applicazione su un rotabile insospettabile, l'ETR 401. Il prestigioso treno viene scelto come strumento di marketing per propagandare la new corporate identity e con la nuova colorazione viene immesso nella flotta charter per l'effettuazione di treni speciali e a richiesta.
La prima impressione non è delle migliori. Abituati alla livrea argento e blu del famoso elettrotreno, quel misto di bianco (in realtà grigio chiarissimo), blu e verde non appassiona nessuno. Molti discutono l'accostamento tra blu e verde che non troverebbe mai applicazione su un essere umano dotato di buon gusto.
Eppure la livrea da lì a poco prende piede con la prima E.632 e la prima E.444R, rispettivamente la .034 e la .005 alle quali peraltro viene applicato uno schema sbagliato. E da lì si prosegue con l'applicazione (a volte anche a casaccio) via via su tutti i rotabili motori, automotori e anche sulle carrozze e sui carri. Pochi rotabili si salveranno, alcuni per sopraggiunta fine della carriera, altri per prestigio, oltre a qualcuno riportato in livrea originale da appassionati e maestranze di depositi accondiscendenti.
Dopo mille varianti e altrettanti tentativi di andare oltre, l'XMPR viene soppiantata sui treni regionali dalla nuova cromia DPR e sui treni a lunga percorrenza dagli schemi IC Giorno e IC Notte.