Nei giorni scorsi non si è fatto altro che parlare della fine di Alitalia dopo 74 anni nei cieli.

A chi si occupa di ferrovie l'argomento interessa il giusto ma in qualche modo, come quelli che hanno qualche capello grigio ben sanno, le vicende di Alitalia e Ferrovie dello Stato si sono intrecciate più volte, soprattutto, in maniera molto evidente, negli anni '90 del secolo scorso.

Nel 1992 iniziarono infatti alcuni servizi per conto di Alitalia, in base ad un accordo con le allora Ferrovie dello Stato. Questo accordo determinò il noleggio da parte della compagnia aerea di sette composizioni dedicate con i treni effettuati che vennero denominati “Voli di superficie Alitalia”.

Essi collegavano Firenze e Napoli con Fiumicino Aeroporto grazie a due coppie di treni senza fermate intermedie, classificati dalle FS come InterCity e assumendo la denominazione di volo di superficie e le sigle di servizio dei voli della compagnia area AZ XXX. Tali treni erano riservati ai passeggeri con biglietto Alitalia e sostituivano altrettanti voli della compagnia.

I sette complessi composti da quattro elementi dipinti in livrea “Alitalia” erano composti da due ALe 601 con intercalate un Le 601 e un Le 481 con bagagliaio ampliato per accogliere le valigie dei viaggiatori.

L’iniziativa non ebbe i risultati sperati e dopo un solo anno vennero tagliate già due coppie e alla fine dell’orario invernale 1994 il servizio venne soppresso.

Le automotrici continuarono a girare con la livrea della compagnia aerea per diversi anni ma senza il logo “Alitalia” fino alla sostituzione della stessa con l'XMPR.

Foto di Franco Bellucci

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