L'indiscrezione alla fine era corretta, almeno in parte.
Con delibera n.6500 del 13 giugno scorso, la Regione Lombardia ha di fatto sancito la fine degli ATR 220 in carico a Ferrovienord.
Come si ricorderà, all’inizio del 2009 Ferrovienord acquistò due treni Diesel per potenziare il servizio sulla Brescia-Iseo-Edolo.
La precedente gara per l’acquisto di 8 convogli destinati a quella linea era infatti bloccata da un ricorso, con conseguente incertezza sui tempi di consegna.
Così, per non lasciare i pendolari a piedi, si optò per una soluzione d’emergenza.
I due ATR vennero quindi acquistati dalla polacca PESA a 4 milioni di euro ciascuno ma sin da subito fu chiaro che non si trattava dei treni giusti per quella linea.
Forse anche a causa dell’eccessiva pendenza dei binari i due ATR incorsero spesso in malfunzionamenti che sovente li fermarono in deposito.
Nel 2011 si risolse quindi il ricorso e iniziarono ad arrivare gli altri treni precedentemente ordinati con i due ATR 220 che dal 2015 vennero posti definitivamente fuori servizio.
Nel frattempo, inoltre, l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria lanciò un safety alert «relativo a problematiche di rottura del telaio dei carrelli» che non aiutò di certo la carriera dei due convogli.
Il resto è storia recente. Di fronte a queste difficoltà Trenord, la società regionale che si occupa del servizio ferroviario, nel 2020 rinuncia alla riparazione e formalmente mette "fuori rosa" i mezzi.
Ora, con i Colleoni Stadler prossimi all'arrivo, i treni polacchi non sono più necessari e quindi la Regione ne autorizza la vendita anche se a un prezzo decisamente basso.
La delibera, infatti, autorizza Ferrovienord ad avviare la procedura di Avviso pubblico per la vendita dei due treni ATR.220.024 e ATR.220.025, in blocco e nelle condizioni in cui si trovano attualmente, partendo da una base d'asta di euro 403.649,61 e accettando solo offerte al rialzo.
Dove finiranno non si sa, forse presso qualche compagnia che ha in carico convogli dello stesso tipo. In Italia sono Trenitalia, Ferrovie del Sud Est che è sempre parte del Gruppo FS e Trenitalia Tper.
Foto Andrea D'Albero e Passione Trasporti