700 milioni di euro andranno alla ristrutturazione delle stazioni ferroviarie del sud dell'Adriatica.
Questo quanto emerso dall'incontro che il coordinatore della Struttura tecnica di missione del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Giuseppe Catalano, ha avuto con una delegazione della fondazione “L'isola che non c'è” composta dal presidente delle Ferrovie Appulo Lucane, Rosario Almiento, dal presidente Confimi Logistica Puglia, Vito Totorizzo, dal giornalista e presidente onorario Franco Giuliano e dal presidente dell’Autorità di Sistema del Mare Adriatico Meridionale Ugo Patroni Griffi.
L'incontro è servito proprio per fare il punto su come su come si intendono investire le risorse per potenziare la linea Adriatica per la quale ha annunciato altri 3,7 miliardi di finanziamento oltre quelli già stanziati.
“La linea ferroviaria Adriatica non serve solo al trasporto passeggeri, ma è un asse importante per la logistica integrata delle merci e di collegamento tra le infrastrutture dei territori interessati”, ha detto Catalano.
Queste le stazioni coinvolte: Pescara, Vasto-San Salvo, Giulianova, Chieti e Teramo.
Ad esse seguono Barletta, Giovinazzo, Polignano a Mare, San Severo, Brindisi, Foggia, Gioia Del Colle, Trinitapoli, Monopoli, Bari, Lecce, Taranto e Acquaviva delle Fonti per la Puglia.
Termoli, Isernia e Campobasso concludono invece l'elenco per il Molise.