Dopo oltre 30 anni, ha riaperto i battenti la stazione di Vigna Clara a Roma.
Ad inaugurare il rinato impianto ci ha pensato questa mattina il Regionale 5980 effettuato dal TAF n.29 che è giunto con un minuto di anticipo alle 7:12 nell'unico binario presente nella stazione.
Curiosamente il sistema informativo di Trenitalia, Viaggiatreno, non ha affatto considerato la stazione di Vigna Clara, come se il treno terminasse a Valle Aurelia. Un aggiornamento in tal senso è presto doveroso.
Ad accogliere il treno, ad ogni modo, c'erano diverse persone, tra giornalisti, appassionati ma anche, soprattutto, abitanti del quartiere che su questo come sugli altri convogli previsti dal lunedì al sabato dovranno viaggiarci sopra.
Da oggi, dunque, i cittadini della zona Nord della Capitale potranno nuovamente salire su uno dei nove treni che limitatamente ai giorni feriali percorreranno andata e ritorno i circa sette chilometri di ferrovia che vanno fino a Roma Ostiense, passando per le stazioni di Valle Aurelia, Roma San Pietro, Quattro Venti e Roma Trastevere.
Grande merito di questo gradito ritorno va senza dubbio dato alle associazioni e ai comitati di cittadini che da anni si battono per il ripristino della stazione anche se dietro questa "rinascita" c'è anche il lavoro prezioso e concreto di RFI, impegnata da diversi anni nel centrare l'obiettivo della riattivazione della stazione, in un percorso a ostacoli fatto di ricorsi, autorizzazioni e trattative.
Ripercorrendo la storia, per chi non ne avesse seguito le eroiche gesta, questa stazione venne costruita per i Mondiali di Calcio di Italia '90.
Costata decine di miliardi di lire, rimase operativa per appena otto giorni, prima di smettere di funzionare in seguito a un esposto da parte di alcuni residenti per presunti problemi di sicurezza e di salute pubblica.
Dopo 25 anni, nel 2015, la possibilità di una riattivazione in vista del Giubileo straordinario dell'anno successivo sembrò più che concreta, ma una serie di ricorsi al TAR bloccarono nuovamente tutto.
Il ripristino di questo impianto ha tenuto impegnata RFI su due livelli paralleli.
Da una parte, nel lungo iter di approvazione burocratica da parte degli enti competenti, rallentato da tutta una serie di ricorsi, poi vinti e dall'altra, contemporaneamente, in un altrettanto lungo e complesso lavoro di ripristino e collaudo degli oltre 7 chilometri della linea, lavoro cui hanno partecipato molti segmenti dell'azienda, dalle maestranze interne alle unità operative territoriali, fino alla Direzione Investimenti.
Anche la stazione, nel frattempo vandalizzata durante i tanti anni di abbandono, è stata completamente messa a norma in tutte le sue parti quali biglietterie, servizi per persone a mobilità ridotta e marciapiedi con una spesa di 6 milioni di euro.
Alcune questioni restano ancora aperte, come i parcheggi a ridosso dell'impianto o le frequenza ancora scarse, ma come ampiamente detto in precedenti news sono problemi che troveranno certamente soluzione col tempo.
Questo, intanto, è un primo ma importante passo per arrivare a chiudere l'anello ferroviario della Capitale, che collegherà Vigna Clara con Roma Nomentana, con fermata intermedia a Tor di Quinto, per favorire anche lo scambio con la linea Roma-Civita Castellana-Viterbo attualmente gestita da ATAC.
Sperando che per l'ultimazione non servano altri 30 anni.
Foto e video dal canale YouTube FilippoE652.