La direzione di SNCF Voyageurs, la Caisse de depot et placement du Québec (CDPQ), di SNCB e Federated Hermes Infrastructure annunciano la fusione di Eurostar e Thalys.
La prima fase di questa alleanza ha preso la forma della creazione di una holding di proprietà di SNCF Voyageurs (55,75%), CDPQ (19,31%), SNCB (18,5%) e fondi gestiti da Infrastrutture Federate Hermes (6,44%).
La società, denominata “Gruppo Eurostar”, con sede a Bruxelles, possiede il 100% delle azioni di Eurostar International Limited (Eurostar) e THI Factory SA (Thalys), che rimangono compagnie ferroviarie a tutti gli effetti e i cui seggi rimangono rispettivamente a Londra e Bruxelles.
Gli azionisti hanno inoltre nominato Jacques Damas, attualmente CEO di Eurostar, come amministratore delegato della nuova entità.
Farà affidamento su un comitato esecutivo simmetrico in Eurostar e Thalys.
Avviato a settembre 2019, il progetto di fusione denominato Green Speed era stato posticipato a causa della crisi sanitaria da Coronavirus.
Rilanciato nell'autunno del 2021, il progetto ha ricevuto a fine marzo 2022 l'approvazione della Commissione Europea.
Gli azionisti di Eurostar e Thalys sono più convinti che mai che questa alleanza consentirà di soddisfare la crescente domanda di mobilità sostenibile promuovendo lo sviluppo del trasporto ferroviario in Europa.
L'ambizione è di trasportare 30 milioni passeggeri all'anno nei prossimi 10 anni (per riferimento erano 18 milioni di clienti nel 2019) sotto il solo marchio Eurostar.
Questa fusione sarà anche una potente leva per accelerare la ripresa di Eurostar e di Thalys, entrambi colpiti duramente dalla crisi sanitaria.
Questa nuova entità, che offrirà la più grande rete internazionale ad alta velocità nell'Europa occidentale, si è posta l'obiettivo di attuare un'ambiziosa politica ecologica nei prossimi anni.