Dopo i 25 Pop elettrici entrati in servizio nei mesi scorsi, la Regione siciliana ha acquistato 22 treni Blues ibridi, che arriveranno a partire da giugno.

I mezzi, presentati in mattinata a Catania, possono viaggiare sia sulle linee Diesel che su quelle elettrificate, senza bisogno di rottura di carico come avveniva finora.

“Un investimento di circa 180 milioni di euro che ci permette di rinnovare oltre la metà dei treni siciliani”, ha dichiarato ai giornalisti l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone.
I treni, progettati e costruiti da Hitachi Rail per Trenitalia, avranno emissioni ridotte e offriranno molti servizi agli utenti, a partire da bambini e disabili.

“La Sicilia, con 47 treni sostenibili, sta facendo grandi passi verso la mobilità green. Basti pensare che con questi acquisti l’età media dei mezzi passerà da 25 anni a sette anni. Un risultato eccezionale”, ha aggiunto Sabrina De Filippis, direttore business regionale Trenitalia.

“Questi treni ci permettono di colmare quel gap infrastrutturale che la Regione siciliana si trascina da troppi anni, cioè la mancanza di elettrificazione”, ha spiegato Falcone.

In Sicilia “molte tratte non sono ancora adeguate”, rendendo necessario un intervento “per migliorare le performance della rete ferroviaria”. Un percorso che la Regione ha avviato da tempo.

“Abbiamo cercato di modernizzare la nostra flotta con i treni elettrici, cioè i 25 treni ‘Pop’ comprati nel 2021, con un investimento di circa 185 milioni di euro”.

Questi mezzi, ha spiegato Falcone, coprono “soprattutto le grandi direttrici, la Palermo-Messina, la Messina-Catania-Siracusa, la Siracusa-Catania-Palermo”.

Restano fuori le “tratte secondarie”, percorse soprattutto dalle vecchie automotrici, “come ad esempio la Catania-Lentini-Caltagirone o la Gela-Canicattini-Caltanissetta”. Ed è qui che entrano in gioco i mezzi ibridi presentati oggi.

Vogliamo sostituire il vecchio materiale rotabile con i nuovi treni ‘Blues’, che sono assolutamente performanti e rappresentano un esempio di qualità e innovazione”, ha spiegato l’assessore.

Il cronoprogramma della Regione prevede l’arrivo di tre treni al mese a partire da giugno.

L'assessore Falcone ha poi approfittato per fare il punto della situazione delle ferrovie siciliane. “Nel 2019 abbiamo fatto partire il primo tratto del raddoppio ferroviario Catania-Palermo, di cui si parlava da trent’anni”, ha rivendicato l’assessore. Spostandosi verso l’interno “la Regione ha già mandato in gara la tratta Enna-Dittaino, e prossimamente arriverà la gara per la tratta Dittaino-Catenanuova”.

 

Poi Falcone ha citato la stazione ferroviaria di Fontanarossa, “snodo essenziale per tutta la Sicilia orientale”, ma anche la stazione di Picanello, “che diventerà più fruibile quando aumenteremo il passaggi dei treni”. Risalendo la costa ionica, il governo punta a realizzare la stazione di Acireale, “per la quale la prima gara è andata deserta”, ma soprattutto la fermata di Acicastello, “per cui arriverà il progetto di fattibilità entro maggio. Un progetto atteso da trent’anni”.

Il sogno nel cassetto resta però l'arrivo sull'Isola dell’Alta Velocità. “Per farla serve il Ponte sullo Stretto. Se non si farà dovremo accontentarci dell’alta capacità, che significa treni a 200/220 chilometri orari, che per la Sicilia sarebbe già un grande risultato”, ha concluso Falcone.

In merito al “Blues”, può raggiungere i 160 chilometri orari riducendo il consumo di carburante “fino al 50%” e abbattendo le emissioni di C02. Performance che incidono anche sulla scelta da parte dei passeggeri, ha spiegato la dirigente di Ferrovie De Filippis. A prendere i treni regionali, infatti, sono i cittadini siciliani ma anche i turisti. “Questi treni stanno aiutando a far riscoprire le bellezze della Sicilia. Già con i ‘Pop’ la quota di viaggiatori che scelgono il treno regionale è aumentata dal 20% a circa il 35%”.

Nelle regioni in cui i treni “Blues” sono già in funzione, ha aggiunto la dirigente di Ferrovie dello Stato, il gradimento è molto alto.

“La soddisfazione dei clienti è del 92%, mentre i giudizi positivi di chi sta a bordo toccano il 95%. Livelli altissimi se pensiamo che le Frecce hanno un gradimento del 98%”.

I nuovi treni “Blues” arriveranno “a brevissimo”, ha ribadito la dirigente, e cambieranno la mobilità ferroviaria nell’Isola. “È una vera rivoluzione per il trasporto ferroviario regionale, che rafforza l’impegno di Ferrovie per una mobilità sempre più sostenibile e innovativa”.

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