Il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, è intervenuto a Cusano Italia Tv, nel corso della trasmissione Dire Donna Oggi.

“Abbiamo stanziato 61 miliardi di spesa per migliorare il Paese, acquistare treni innovativi a idrogeno e non solo, altri 40 miliardi sono stati definiti dalla legge di bilancio per i prossimi 10-12 anni. In questi abbiamo l’obbligo di cambiare l’Italia.

Il PNRR rappresenta un vero e proprio buster per realizzare alcune opere, come ad esempio l’alta velocità sulla Salerno-Reggio Calabria. Sulla Brescia – Padova completare la T orizzontale dell’alta velocità del nord, inoltre le traversali Roma - Pescara e Napoli – Bari. La Orte-Falconara per connettere Tirreno e Adriatico. E in Sicilia la Palermo-Catania-Messina.

Ci sono poi tanti investimenti regionali con i rinnovi dei treni. La cura del treno è ormai una realtà. Vogliamo collegare in senso europeo l’Italia. Pochi avrebbero scommesso sul raggiungimento da parte del Governo dei 51 obiettivi tra riforme e obiettivi del 2021″.

“Abbiamo iniziato ad attuare la Legge di Bilancio sulle ferrovie, manutenzione sulle strade, che non erano comprese nel PNRR, e sull’idrico con 3.8 miliardi. Dietro questi progetti c’è il dibattuto in Parlamento sulla riqualificazione urbana. Oggi mi sento di dire “mai più opere incompiute”.

Tutti i progetti devono essere completati entro il 2026 e devono entrare in funzione. Il progetto sul collegamento sullo stretto di Messina non è più attuale, il finanziamento va ripensato a carico della finanza pubblica.

Ci possono essere alternative con un ponte a tre campate più vicino a Reggio Calabria e Messina, bisogna farne uno nuovo, ci penserà Rete Ferroviaria Italiana in modo che la politica possa prendere una decisione finale”.

Fonte tag24.it

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