Le sanzioni internazionali riguardano non solo la Russia, ma anche la sua alleata Bielorussia.

Questo, stando a quanto scrive oggi RSI, ha comportato delle conseguenze anche per Stadler Rail, che ha deciso di ritirare parte della sua produzione avviata negli anni scorsi nel Paese.

"Da inizio giugno non potremo più esportare componenti elettroniche verso la Bielorussia", ha spiegato martedì mattina il patron Spuhler alla SRF.

Di conseguenza, parte della produzione verrà spostata verso gli stabilimenti di Polonia o Svizzera. Stadler Rail produce da otto anni, nei pressi di Minsk, treni e tram per il mercato locale, ma anche per i Paesi vicini. Si tratta di oltre un migliaio gli impiegati, ma secondo l’azienda meno del 2% delle attuali commesse è prodotto in Bielorussia (dove comunque un ritiro totale non è previsto).

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