Si aprono degli spiragli per la tratta ferroviaria che conduce al Porto di Gallipoli.

Secondo la Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Lecce, merita infatti di essere tutelata. La soprintendente, Maria Piccareta ha informato il Comune dell’avvio del relativo procedimento, insieme con il settore demanio ferroviario della Regione Puglia e con l’agenzia demaniale dello Stato. 

La Soprintendenza ha notificato il provvedimento anche agli uffici regionali del Ministero per i beni culturali e il turismo e si è riservata quattro mesi di tempo per verificare la sussistenza dei requisiti che giustifichino l’interesse culturale a vincolare la tratta.

Si tratta di una prima vittoria anche per l’associazione Rotaie di Puglia che a suo tempo aveva rimarcato come tale ferrovia sia una delle ultime due esistenti in Italia – l’altra è quella di Venezia – a collegare la terraferma con un’isola (Ferrovie: piace l\'idea di Rotaie di Puglia di riattivare la tratta fino a Gallipoli Porto).

Questa novità ferma almeno per il momento le intenzioni del Comune che puntava invece alla trasformazione del tracciato in un percorso pedonale e ciclabile.

Alcune voci, però, vorrebbero in arrivo una soluzione di compromesso, ossia sostituire i binari con altri compatibili con una pavimentazione continua che sostituirebbe la massicciata.

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