Dal prossimo 1 gennaio 2024 gli appartenenti alle forze dell'ordine e alle forze armate non viaggeranno più gratuitamente sui treni Trenord a Milano e in Lombardia.
La convenzione, che era entrata in vigore a Capodanno del 2020, per il momento, infatti, non è stata rinnovata dalla Regione.
L'idea era "garantire una maggiore sicurezza, sia dei viaggiatori sia del personale di bordo" permettendo la "circolazione a titolo gratuito agli ufficiali e agenti appartenenti a tutti i corpi, cui specifiche leggi o regolamenti attribuiscono le funzioni di pubblica sicurezza, sui servizi ferroviari regionali nell'area di applicazione della tariffa della Regione Lombardia".
In cambio a poliziotti e militari era chiesto di "fornire idonea assistenza per eventuali urgenze o emergenze, in caso di necessità di accertamento di identità personale o per interventi di ripristino dell'ordine e la sicurezza pubblica in aderenza a quanto previsto dalle vigenti norme e regolamenti".
Dal 1 gennaio, invece, la convenzione sarà scaduta.
"Fino al 31 gennaio 2024 si stabilisce un periodo di tolleranza - viene scritto in una circolare -.
In questo primo mese eventuali agenti e ufficiali che saliranno sui servizi Trenord con la sola esibizione del tesserino di riconoscimento del proprio corpo di appartenenza, non dovranno essere sanzionati, ma inviati, dalla volta successiva, a munirsi di regolare titolo di viaggio".
Quindi Trenord ha pensato a un mese "cuscinetto" per dare a tutti la possibilità di conoscere le nuove norme.
Da febbraio, però, scattano le multe. "Nel caso gli agenti vengano intercettati dal personale di assistenza a terra, prima della salita, potranno essere invitati direttamente regolarizzare la propria posizione, mediante l'acquisto del biglietto. A partire dal 1° febbraio 2024 - sottolinea l'azienda - gli agenti trovati a bordo senza alcun titolo di viaggio andranno regolarizzati secondo quanto previsto dalla normativa vigente".
"La tariffa utilizzata in passato per le tessere rilasciate al personale delle forze dell'ordine e forze armate è stata inibita dai sistemi di vendita e - conclude la circolare - non si deve più procedere a emettere nuove tessere con questa causale".