Gli abruzzesi sarebbero penalizzati dal servizio Frecciarossa di Trenitalia.
Ne è convinto Enrico Borghi, senatore di Italia Viva che ha fatto scattare l’interrogazione parlamentare.
Trenitalia userebbe due pesi e due misure, in base alla regione, sempre secondo l’opinione del senatore che ha raccolto anche il malcontento dei pendolari.
Sono due le critiche che Borghi muove ai Frecciarossa in servizio in Abruzzo: sono più lenti e sono troppo cari.
I prezzi non vanno di pari passo con il servizio offerto, considerato scadente e oltremodo poco riguardoso dei diritti dei pendolari abruzzesi.
Nella nota pubblicata da Italia Viva si legge quanto segue: "Un treno, due misure, non occorre un Re Salomone per comprendere il trattamento penalizzante che stanno subendo da Trenitalia gli utenti abruzzesi del Frecciarossa, ma il senatore di Italia Viva Enrico Borghi ha voluto ugualmente segnalare al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – attraverso un’interrogazione a risposta in Commissione – i pregiudizi derivanti da un regime di monopolio sulla tratta Adriatica”.
Inoltre, Borghi ha portato dei dati per avallare la sua tesi, prendendo come esempi agli estremi la linea Napoli-Roma-Milano, efficiente e puntuale, e la linea Bari-Pescara-Milano che spesso e volentieri ha lasciato interdetti i viaggiatori per un servizio non sempre ineccepibile.
“Il Frecciarossa che viaggia sulla linea Napoli-Roma-Milano ha una velocità commerciale superiore ai 200 km/h, mentre il Frecciarossa che viaggia sulla linea Bari-Pescara-Milano ha una velocità commerciale di poco superiore ai 100 km/h.
Il Frecciarossa sulla Napoli-Milano effettua massimo quattro fermate, mentre quella che viaggia sulla direttrice adriatica effettua fino a 16 fermate.
Nonostante tali evidenti differenze, il prezzo medio del biglietto pagato dai cittadini lungo la direttrice adriatica è superiore a quello pagato dai passeggeri della Napoli-Milano“.
Borghi ha anche ipotizzato una motivazione dietro a questa disparità affermando che Trenitalia utilizzerebbe gran parte delle risorse reperite dal costo dei biglietti lungo la direttrice adriatica per offrire prezzi competitivi e concorrenziali, rispetto a Italo, lungo le altri maggiori linee ad alta velocità.