«È arrivata la proposta di un investitore estero che verrà presentata nel mese di gennaio».
Con queste parole il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha rimesso sul piatto la questione della riapertura al traffico passeggeri della ferrovia Ceva-Ormea.
Lo rende noto L'Unione Monregalese in un articolo odierno a firma di Andrea Lobera.
Una sorta di fulmine a ciel sereno, che mantiene ancora i canoni di segretezza, visto che proprio dall’Ufficio del Governatore, contattato dal giornale, si preferisce non aggiungere nulla di più.
Resta il fatto che il 2024 potrebbe essere l’anno della svolta per la Ceva-Ormea, con un vettore straniero in grado di garantire il traffico ferroviario.
La questione di questo tratto ferroviario dismesso ormai da anni - prosegue Lobera - era tornata prepotentemente di attualità con l’apertura dell’anno scolastico, a settembre, quando i disservizi legati al trasporto studenti sulla Statale 28, dalla Valle Tanaro a Mondovì, avevano acuito i disagi di pendolari e famiglie.
Da allora una serie di incontri e anche una petizione on-line (giunta nel frattempo a quasi 4 mila firme) hanno portato alla ribalta la necessità della riattivazione del tratto ferroviario in grado di collegare Ormea a Ceva e viceversa, al momento impiegata solo per i treni storici e turistici.
L'obiettivo è che la linea venga utilizzata anche come servizio pendolare per gli studenti e i lavoratori.
Ne sapremo di più dopo le festività, come ammette anche il presidente dell’Unione Montana Alta Valtanaro, Giorgio Ferraris: anche lui, per ora, non si esprime, ma nel mese di gennaio è previsto un incontro in cui la Regione spiegherà ai sindaci della Vallata le intenzioni dell’investitore straniero.