"Non abbiamo ancora completato lo studio della motivazione.

Decideremo se e per quali aspetti impugnare la sentenza quando avremo completato non la semplice lettura, ma l'analisi delle motivazioni giuridiche (per stabilire se sono rigorose, coerenti con le norme, in definitiva convincenti) e la verifica delle prove cui il tribunale ha dato rilievo (per capire se e perché non abbia considerato altre prove a sua disposizione)".

Lo ha detto il procuratore di Trani, Renato Nitti, dopo il deposito delle motivazioni della sentenza sul disastro ferroviario avvenuto il 12 luglio 2016.

Nello scontro tra due treni sulla linea Andria-Corato persero la vita 23 persone e altre 51 rimasero ferite.

Nel processo di primo grado, il tribunale ha condannato solo due dei 17 imputati.

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