C'è chi dice no e non è proprio l'ultimo arrivato.
Il dito viene puntato contro il treno di notte e chi lo punta non è l'ultimo venuto di qualche movimento ambientalista ma l'ex direttore generale delle ferrovie svizzere Benedikt Weibel.
Secondo quanto riportato da tio.ch, in un'intervista al quotidiano Tages-Anzeiger avrebbe detto che "nemmeno un solo franco di sovvenzione andrebbe investito in un treno notturno, perché non trasporta più passeggeri di tre carrozze.
Eppure la ferrovia è un mezzo di trasporto di massa. Sarebbe meglio puntare su un maggior numero di collegamenti ferroviari diurni che permettano a molte persone di viaggiare".
Per Weibel "Se i treni notturni devono circolare, abbiamo bisogno di un nuovo concetto con un numero significativamente maggiore di posti a sedere e di cuccette, oltre che di un concetto di conversione.
Quest'ultimo era comune in passato, quando i treni notturni circolavano anche di giorno.
Il fatto che ciò non sia sbagliato è dimostrato dal fatto che il Ministero federale austriaco per la protezione del clima ha indetto una gara d'appalto per 'concetti di spazio per treni combinati diurni e notturni'" ricorda.
Poche corse e per pochi passeggeri, con un dispendio di energia non proprio coeso a un'economia sostenibile, e con la non secondaria aggravante del costo non trascurabile del biglietto.
"Il treno notturno viaggia una volta durante la notte poi resta fermo tutto il giorno e ritorna la notte successiva. Le FFS - ricorda - stanno valutando la possibilità di far viaggiare un treno diretto da Basilea a Londra in cinque ore.
Questo treno ha 1000 posti a sedere e può circolare quattro volte al giorno. È un bene per il clima e non richiede sovvenzioni".
E poi c'è il fattore del "caro biglietto". E qui arriva l'esempio della composizione del nuovo treno delle ÖBB.
"È molto più costoso di un treno classico - ha detto al Tages-Anzeiger - si tratta di una composizione a sette vagoni con due vagoni letto, tre vagoni cuccetta, un vagone universale e un vagone con solo posti a sedere.
Uno scompartimento di lusso con toilette e doccia non è solo molto costoso da acquistare, ma anche da gestire. E mi chiedo se ci sia una domanda!" conclude l'ex manager.


