"Non abbiamo ricevuto alcuna risposta e per questo oggi siamo scesi in piazza per manifestare tutte le nostre preoccupazioni”.

Così i comitati e i cittadini che ieri mattina hanno protestato davanti alla stazione Vigna Clara, rimasta chiusa per oltre trent’anni e riattivata solo due estati fa.

È uno dei due capolinea della tratta che da Roma nord conduce a Valle Aurelia e che dunque connette il quadrante della Flaminia alla metro A, alla FL3 e Ostiense.

Le corse garantite però sono davvero poche: a Vigna Clara passano, tra andata e ritorno, 18 treni al giorno dal lunedì al venerdì (12 sul percorso Vigna Clara-Roma San Pietro e 6 su percorso Vigna Clara-Ostiense); 16 treni, sempre tra andata e ritorno, il sabato. Nessuno la domenica.

Per questo, un anno fa i comitati avevano chiesto un potenziamento dell’offerta. “Gli orari dei pochi treni disponibili sono anche molto scomodi e di difficile utilizzo”, avevano scritto in una raccolta firme indirizzata alla Regione Lazio, che finanzia il servizio.

Una petizione che chiedeva anche di impegnare le risorse necessarie ad aumentare la frequenza dei collegamenti in accordo con le disponibilità di Trenitalia e delle tracce disponibili sulla tratta Valle Aurelia-Ostiense.

“Ma sull’incremento delle corse non è arrivata alcuna risposta e quindi vogliamo far sentire la nostra voce più forte che mai”.

I comitati insistono per la chiusura dell’anello ferroviario che, in seguito alla rimodulazione dei fondi del Pnrr decisa l’estate scorsa, sembra destinata ancora una volta a slittare. Non è chiaro se le risorse saranno rese nuovamente disponibili nel prossimo bilancio del governo.

Chiediamo alle istituzioni di affrontare la questione della chiusura dell'anello ferroviario, con particolare attenzione al tracciato che collega Vigna Clara a Tor di Quinto.

È imperativo che vengano riallocate le risorse sottratte, pari a 175 milioni di euro, per garantire un servizio ferroviario efficiente e sicuro”, scrive il Comitato di quartiere Vigna Clara

Nelle settimane scorse, anche il Municipio XV  aveva sollecitato il governo alla chiusura dell’anello ferroviario per liberare un quadrante della città dal traffico.

“La chiusura dell’anello ferroviario e il raddoppio della linea Vigna Clara – Valle Aurelia - aveva detto il minisindaco Daniele Torquati - restano delle infrastrutture fondamentali per il nostro quadrante e per la mobilità di tutta Roma, opere strategiche per i quartieri di Vigna Stelluti, Fleming e Vigna Clara ma anche di collegamento tra le periferie e il centro città su cui negli ultimi anni con Roma Capitale e RFI siamo andati avanti nella programmazione e progettazione.

Non possiamo fermarci proprio ora”.

Foto e video dal canale YouTube FilippoE652.

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